Sei film per riflettere su salute e malattia

Si chiama “Il cinema parla di salute e malattia” ed è un progetto promosso da varie associazioni di volontariato (Abio, Alps, Ama, Avo, Idea Insieme, Lilt, Associazione tutela diritti del malato, Ugi, Ursla), Azienda ospedaliero universitaria Maggiore, Asl e Ordine dei Medici, per  sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui problemi della salute attraverso il cinema, ormai universalmente riconosciuto come uno strumento di formazione.

 

 

Tra gli obiettivi del progetto non solo quello di far conoscere le risorse ospedaliere territoriali e del volontariato che opera nel campo socio-sanitario, ma anche recepire i bisogni degli ammalati e dei loro familiari per realizzare la continuità assistenziale e migliorare la comunicazione con i cittadini, pazienti e famiglie.

Sei le proiezioni, con cadenza mensile, che si terranno di giovedì sera, tutte con inizio alle 20.30, nell’aula magna dell’ospedale Maggiore e saranno ad ingresso gratuito.

Si inizia giovedì 16 gennaio con “Il medico di campagna” un film francese del 2016 che affronta il tema del servizio pubblico, del rapporto medico-paziente, dell’importanza dell’ascolto e del dialogo, le nuove generazioni mediche e la globalizzazione, che sostanzialmente è incentrato sulla figura del medico di medicina generale.

Secondo appuntamento giovedì 13 febbraio con “Si può fare”, una commedia italiana del 2008 per la regia di Giulio Manfredonia che affronta i temi di creatività, disabilità e lavoro, la legge Basaglia e le reazioni di una società impreparata ad applicarla; il 26 marzo sarà la volta del film “La prima cosa bella”, film italiano del 2010 che vede la regia di Paolo Virzì e la partecipazione, tra gli altri di Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi e Valerio Mastrandrea, che affronta il tema del clima negli hospice e le cure palliative.

Il 23 aprile in programma la commedia drammatica francese “La guerra è dichiarata”, del 2010, regia di Valerie Donzelli, sul tema dei pazienti oncologici pediatrici; il 21 maggio “Ella & John”, film francese del 2017 con la regia di Paolo Virzì sul tema della vecchiaia, della malattia e della morte, ma anche dell’Altzheimer e della fragilità delle condizioni fisiche.

Conclude la rassegna, il 18 giugno, “Pronto soccorso”, film italiano del 1990, regia di Francesco Massaro, sul tema del funzionamento del pronto soccorso e della drammatizzazione del quotidiano.

Ciascuna proiezione sarà seguita dalle considerazioni finali, cui seguirà un dibattito, di volta in volta, a seconda dell’argomento trattato, saranno affrontate da medici e rappresentanti delle associazioni di volontariato.

Alla presentazione sono intervenuti il direttore generale e il direttore sanitario dell’Aou Mario Minola e Roberto Sacco, il dottor Federico D’Andrea, presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Novara e la dottoressa Elide Azzan, direttore sanitario dell’Asl.

L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito.

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Si chiama “Il cinema parla di salute e malattia” ed è un progetto promosso da varie associazioni di volontariato (Abio, Alps, Ama, Avo, Idea Insieme, Lilt, Associazione tutela diritti del malato, Ugi, Ursla), Azienda ospedaliero universitaria Maggiore, Asl e Ordine dei Medici, per  sensibilizzare e coinvolgere i cittadini sui problemi della salute attraverso il cinema, ormai universalmente riconosciuto come uno strumento di formazione.     Tra gli obiettivi del progetto non solo quello di far conoscere le risorse ospedaliere territoriali e del volontariato che opera nel campo socio-sanitario, ma anche recepire i bisogni degli ammalati e dei loro familiari per realizzare la continuità assistenziale e migliorare la comunicazione con i cittadini, pazienti e famiglie. Sei le proiezioni, con cadenza mensile, che si terranno di giovedì sera, tutte con inizio alle 20.30, nell’aula magna dell’ospedale Maggiore e saranno ad ingresso gratuito. Si inizia giovedì 16 gennaio con “Il medico di campagna” un film francese del 2016 che affronta il tema del servizio pubblico, del rapporto medico-paziente, dell’importanza dell’ascolto e del dialogo, le nuove generazioni mediche e la globalizzazione, che sostanzialmente è incentrato sulla figura del medico di medicina generale. Secondo appuntamento giovedì 13 febbraio con “Si può fare”, una commedia italiana del 2008 per la regia di Giulio Manfredonia che affronta i temi di creatività, disabilità e lavoro, la legge Basaglia e le reazioni di una società impreparata ad applicarla; il 26 marzo sarà la volta del film “La prima cosa bella”, film italiano del 2010 che vede la regia di Paolo Virzì e la partecipazione, tra gli altri di Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi e Valerio Mastrandrea, che affronta il tema del clima negli hospice e le cure palliative. Il 23 aprile in programma la commedia drammatica francese “La guerra è dichiarata”, del 2010, regia di Valerie Donzelli, sul tema dei pazienti oncologici pediatrici; il 21 maggio “Ella & John”, film francese del 2017 con la regia di Paolo Virzì sul tema della vecchiaia, della malattia e della morte, ma anche dell’Altzheimer e della fragilità delle condizioni fisiche. Conclude la rassegna, il 18 giugno, “Pronto soccorso”, film italiano del 1990, regia di Francesco Massaro, sul tema del funzionamento del pronto soccorso e della drammatizzazione del quotidiano. Ciascuna proiezione sarà seguita dalle considerazioni finali, cui seguirà un dibattito, di volta in volta, a seconda dell’argomento trattato, saranno affrontate da medici e rappresentanti delle associazioni di volontariato. Alla presentazione sono intervenuti il direttore generale e il direttore sanitario dell’Aou Mario Minola e Roberto Sacco, il dottor Federico D’Andrea, presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Novara e la dottoressa Elide Azzan, direttore sanitario dell’Asl. L’ingresso alle proiezioni è libero e gratuito.

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