Giovani, caserme e Casa Bossi: Pd all’attacco di Canelli

Progetto “Net for Neet”, recupero caserme e Casa Bossi al centro dell’attenzione a Palazzo Cabrino in occasione di una riunione di Commissione. Il tour de force al quale i consiglieri comunali sono chiamati con l’inizio del nuovo anno ha avuto il suo prologo giovedì mattina, con tanto di prime schermaglie fra le opposte fazioni politiche. Così la seduta ha fatto registrare una lunga serie di affondi da parte dei rappresentanti del Pd, ai quali hanno dovuto replicare due esponenti della Giunta (il vicesindaco Franco Caressa ed Elisabetta Franzoni) e poi lo stesso primo cittadino Alessandro Canelli.

Il progetto “Net for Neet”, come hanno detto Caressa e il funzionario Davide Ricordi, «ha visto la nascita di uno spazio welfare indirizzato a raccogliere l’interesse di giovani dai 14 ai 30 anni, offrendo loro la possibilità di sviluppare interessi multidisciplinari e innovativi in uno spazio definito, individuato in una porzione dell’ex caserma “Passalacqua”». Attività che ha tra l’altro permesso, attraverso il cosiddetto “crowdfunding” e l’erogazione di contributi anche da parte di fondazioni, di raccogliere finora 1,5 milioni. Sul tema si è dimostrato decisamente critico il “dem” Nicola Fonzo: «Se non avessi fatto parte della precedente Amministrazione potrei dire di essere completamente all’oscuro di tutto. Non si conoscono nomi di associazioni, di persone e dettagli sull’attività svolta».

Il collega Rossano Pirovano ha rincarato invece la dose per quanto riguarda il recupero delle caserme, ricordando come fosse uno dei progetti (legato alla possibilità della realizzazione della “Cittadella amministrativa”) più a cuore della Giuntà Ballaré. L’assessore Franzoni ha ammesso che «il primo bando è andato deserto», ma che questo può rientrare nella logica comportamentale di non pochi imprenditori, «che puntano, senza nascondersi troppo, in un secondo “giro”, a strappare un prezzo migliore».

Su Casa Bossi è invece intervenuto lo stesso Canelli, sparigliando alla fine le carte di fronte ai continui assalti della minoranza riguardanti diversi temi: «Noi stiamo lavorando. Fra le diverse critiche che ci piovono possiamo accettare quelle relative al fatto che ci muoviamo magari con lentezza, ma ci muoviamo. Ed è già qualcosa rispetto al nulla di chi ci ha preceduto». E questo è stato solo il primo… aperitivo. Da qui alla fine del mese le armi, già affilate da tutti i contendenti, saranno pronte a colpire.

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Giovani, caserme e Casa Bossi: Pd all’attacco di Canelli

Progetto “Net for Neet”, recupero caserme e Casa Bossi al centro dell’attenzione a Palazzo Cabrino in occasione di una riunione di Commissione. Il tour de force al quale i consiglieri comunali sono chiamati con l’inizio del nuovo anno ha avuto il suo prologo giovedì mattina, con tanto di prime schermaglie fra le opposte fazioni politiche. Così la seduta ha fatto registrare una lunga serie di affondi da parte dei rappresentanti del Pd, ai quali hanno dovuto replicare due esponenti della Giunta (il vicesindaco Franco Caressa ed Elisabetta Franzoni) e poi lo stesso primo cittadino Alessandro Canelli.

Il progetto “Net for Neet”, come hanno detto Caressa e il funzionario Davide Ricordi, «ha visto la nascita di uno spazio welfare indirizzato a raccogliere l’interesse di giovani dai 14 ai 30 anni, offrendo loro la possibilità di sviluppare interessi multidisciplinari e innovativi in uno spazio definito, individuato in una porzione dell’ex caserma “Passalacqua”». Attività che ha tra l’altro permesso, attraverso il cosiddetto “crowdfunding” e l’erogazione di contributi anche da parte di fondazioni, di raccogliere finora 1,5 milioni. Sul tema si è dimostrato decisamente critico il “dem” Nicola Fonzo: «Se non avessi fatto parte della precedente Amministrazione potrei dire di essere completamente all’oscuro di tutto. Non si conoscono nomi di associazioni, di persone e dettagli sull’attività svolta».

Il collega Rossano Pirovano ha rincarato invece la dose per quanto riguarda il recupero delle caserme, ricordando come fosse uno dei progetti (legato alla possibilità della realizzazione della “Cittadella amministrativa”) più a cuore della Giuntà Ballaré. L’assessore Franzoni ha ammesso che «il primo bando è andato deserto», ma che questo può rientrare nella logica comportamentale di non pochi imprenditori, «che puntano, senza nascondersi troppo, in un secondo “giro”, a strappare un prezzo migliore».

Su Casa Bossi è invece intervenuto lo stesso Canelli, sparigliando alla fine le carte di fronte ai continui assalti della minoranza riguardanti diversi temi: «Noi stiamo lavorando. Fra le diverse critiche che ci piovono possiamo accettare quelle relative al fatto che ci muoviamo magari con lentezza, ma ci muoviamo. Ed è già qualcosa rispetto al nulla di chi ci ha preceduto». E questo è stato solo il primo… aperitivo. Da qui alla fine del mese le armi, già affilate da tutti i contendenti, saranno pronte a colpire.

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