Un appuntamento ormai entrato nella tradizione per la Patronale. E’ la Mezza Maratona di San Gaudenzio, giunta alla edizione numero 24 ed ormai entrata a far parte del cerchio ristretto fra queste specialità a livello nazionale, che si svolgerà nella mattinata di domenica 19 gennaio. Volendo ripetere le parole utilizzate dal sindaco Alessandro Canelli in occasione della presentazione dell’intero programma della Patronale, l’assessore allo Sport Marina Chiarelli, mercoledì mattina alla biblioteca Negroni, ha parlato appunto di «identità e tradizione per uno degli eventi “cardine”» per quanto riguarda le celebrazioni che inizieranno giovedì. Il primo dato significativo è quello delle iscrizioni, «che al momento sono oltre 1.500 (già quindi superate le 1.300 adesioni dello scorso anno, ma le iscrizioni sono ovviamente aperte al costo di 25 euro, ndr). Questo rappresenta un segnale di quanto questo evento sia sentito in città e sia considerato importante nel mondo sportivo e non», ha poi aggiunto, soffermandosi nel ringraziare gli organizzatori «per gli sforzi compiuti, dovendosi scontrare per rispettare le norme burocratiche, quasi come se momenti di aggregazione vengano vissuti solo dagli aspetti pericolosi. Di fatto non ì così, perché si tratta di una grande festa dello stare insieme per conoscere la città e le sue periferie».
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Gli aspetti tecnici sono stati presentati dal presidente della Uisp Nicolò Peretti Cucchi e da Alessandro Negri di “Deejay Football & Sport team”. Un evento, è stato evidenziato, che vede coinvolti tra l’altro un centinaio di volontari impegnati a garantire tutte le forme di sicurezza lungo il percorso e che, anche dal punto di vista storico, da quando ha mosso i suoi primi passi, ha in qualche modo contribuito a cambiare le abitudini dei novaresi, avvicinandoli alla pratica di uno sport facile, semplice, economico. Un’edizione, quella 2020, che torna della sua sede “storica” di viale Kennedy (dove sono fissati partenza e arrivo e con il palazzetto e il vicino bocciodromo che ospiteranno i vari servizi), con un percorso meno cittadino, più veloce, più “naturale”, che toccherà anche le campagne della vicina Granozzo con Monticello; sicuramente anche con qualche disagio in meno per gli automobilisti.
Anche quest’anno, oltre alla “mezza competitiva” sulla classica distanza di 21 chilometri, sono previste quella “non competitiva di 9,3 chilometri e il “mini giro” di un chilometro e mezzo. Il partner beneficiario al quale saranno destinati i fondi ricavati quest’anno è stato individuato nell’associazione Libera, rappresentata dal suo coordinatore novarese Ryan Coretta: «Per noi – ha detto – è importante partecipare a un evento sotto certi aspetti inconsueto, ma che ci dà la possibilità di avvicinare persone che non ci incrociano. Come investire i fondi che ci arriveranno? Visto che questo appuntamento così come la Patronale è uno dei simboli di Novara abbiano pensato che queste risorse tornassero in città attraverso la realizzazione di un progetto che interessa i beni confiscati alla criminalità organizzata come gli immobili di corso XXIII Marzo»- Il contributo della corsa “non competitiva” sarà invece devoluto alla “Novara for Special”.
I pettorali per chi è già iscritto potranno essere ritirati dal sabato presso lo “049” di piazza Martiri dalle 15 alle 19; gli altri prima della partenza domenica, dove verrà consegnato in contemporanea il “pacco gara”. Il via sarà dato alle 9.30 per la prova “competitiva”, 5’ dopo per quella non e alle 9.40 per il “mini giro”. Alle seconde due due ci si potrà iscrivere nella stessa mattinata di domenica e non sarà necessario presentare il certificato medico, vincolante per quella da 21 chilometri.
Non poteva mancare un contributo da parte del Coni. Rosalba Fecchio, delegata provinciale del Comitato olimpico, ha parlato di una manifestazione «di richiamo da tutta Italia, dal livello decisamente alto e in grado di accontentare tanto l’agonista quanto la famiglia che può sfruttare l’occasione per praticare dello sport». In chiusura un piccolo contributo da parte di Marco Invernizzzi della “Igor”, che ha ricordato «l’impegno dell’azienda nel sociale e anche in questa occasione ci teniamo a essere presenti perché anche il nostro prodotto è un simbolo della città».