Oleggio, gli organizzatori del Carnevale: “Giovani vi aspettiamo”

L’Ente manifestazioni oleggesi, meglio conosciuto come Emo, lancia l’appello: «Giovani, vi aspettiamo per poter dare continuità al nostro Carnevale». La sfilata del 2020 sarà infatti l’edizione numero 69 e l’attesa è per il prossimo anno, quando sarà il momento dei grandi festeggiamenti. In questi mesi i volontari dell’ente si sono dati appuntamento nel capannone vicino alla chiesa di Sant’Eusebio per allestire i sette carri che allieteranno le domeniche di febbraio.

 

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Accanto Italo Tosi, presidente e figura del Pirin, al suo vice Massimiliano Vandone, ai consiglieri Renzo Ardizzoia, Pierantonio Sibilia e al tesoriere Fino Rivolta, qualche giovanissimo c’è già: Francesco, 15 anni, che ha iniziato la sua carriera come Stivinit, figli del Pirin, Lucrezia, 16, Tiziana e Sofia di 14 anni. «Vorremmo tanto coinvolgere più persone, fra qualche anno noi non saremo più disponibili, – dicono sorridendo gli esperti, che vivono la creazione del Carnevale da lunghi anni – è importante continuare la tradizione, abbiamo fatto un grande passo avanti da quando abbiamo eliminato il biglietto di ingresso, vogliamo che rimanga la grande festa». Dei sette carri in fase di allestimento cinque saranno tutti nuovi e ci saranno diverse sorprese, ma l’Emo per ora si sbilancia poco: ci saranno gruppi provenienti da più parti d’Italia, ma per ora è un segreto. «Ci dispiace che molti giovani non siano interessati a questa attività, gli studenti del liceo artistico per esempio potrebbero fare grande esperienza, – dicono Rivolta e Tosi – qua si realizza tutto da zero, è un lungo processo. E così ci sarebbe un bel cambio generazionale».

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Oleggio, gli organizzatori del Carnevale: “Giovani vi aspettiamo”

L’Ente manifestazioni oleggesi, meglio conosciuto come Emo, lancia l’appello: «Giovani, vi aspettiamo per poter dare continuità al nostro Carnevale». La sfilata del 2020 sarà infatti l’edizione numero 69 e l’attesa è per il prossimo anno, quando sarà il momento dei grandi festeggiamenti. In questi mesi i volontari dell’ente si sono dati appuntamento nel capannone vicino alla chiesa di Sant’Eusebio per allestire i sette carri che allieteranno le domeniche di febbraio.   [the_ad id="62649"]   Accanto Italo Tosi, presidente e figura del Pirin, al suo vice Massimiliano Vandone, ai consiglieri Renzo Ardizzoia, Pierantonio Sibilia e al tesoriere Fino Rivolta, qualche giovanissimo c’è già: Francesco, 15 anni, che ha iniziato la sua carriera come Stivinit, figli del Pirin, Lucrezia, 16, Tiziana e Sofia di 14 anni. «Vorremmo tanto coinvolgere più persone, fra qualche anno noi non saremo più disponibili, - dicono sorridendo gli esperti, che vivono la creazione del Carnevale da lunghi anni – è importante continuare la tradizione, abbiamo fatto un grande passo avanti da quando abbiamo eliminato il biglietto di ingresso, vogliamo che rimanga la grande festa». Dei sette carri in fase di allestimento cinque saranno tutti nuovi e ci saranno diverse sorprese, ma l’Emo per ora si sbilancia poco: ci saranno gruppi provenienti da più parti d’Italia, ma per ora è un segreto. «Ci dispiace che molti giovani non siano interessati a questa attività, gli studenti del liceo artistico per esempio potrebbero fare grande esperienza, - dicono Rivolta e Tosi – qua si realizza tutto da zero, è un lungo processo. E così ci sarebbe un bel cambio generazionale».

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