Nulla di nuovo, almeno per ora, sotto l’inconsueto sole di questo fine gennaio per Forza Italia novarese. L’ex sindaco di Oleggio (e, per un breve periodo, anche vicepresidente della Provincia) Massimo Marcassa ha preso ufficialmente possesso del suo ruolo di commissario provinciale del partito. Ma non ci sta, come ha voluto dichiarare, a recitare unicamente «il ruolo di traghettatore. Anzi – ha aggiunto – sto lavorando per la costruzione di un gruppo dirigente che sarà composto da facce nuove, cercando al tempo stesso di riunire tutte quelle anime che si riconoscono negli ideali di Forza Italia e lavorare insieme a loro per prepararci alle prossime scadenze elettorali, quella di Arona nel prossimo mese di maggio, ma soprattutto a quelle più “pesanti” del prossimo anno, quando saranno chiamati alle urne i cittadini di Novara e di Trecate».
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Un messaggio chiaro, indirettamente rivolto anche al cosiddetto gruppo (una ventina fra amministratori locali ed ex) di dissidenti che da tempo chiedono la convocazione di un congresso: «Un appuntamento – ha ribadito Marcassa – che non è in programma, almeno a breve. E che in ogni caso sarà deciso a livello nazionale».
Ma se da parte dell’attuale “reggente” degli azzurri una mano rimane ancora tesa («Non ho mai chiuso e non chiudo la porta a nessuno; auspico anzi che di fronte a queste scelte qualcun altro possa rivedere le sue posizioni»), dall’altra parte il “mal di pancia” non vuole assolutamente passare. E qualcuno come il consigliere comunale e provinciale (ed ex capogruppo a Palazzo Cabrino) Michele Contartese, che già qualche mese fa i rumors davano vicino a Fratelli d’Italia, non ha escluso che diversi esponenti del partito non giungono alla decisione «di percorrere altre strade». Una clamorosa scissione, o qualcosa di simile, si potrebbe dunque prospettare?