Canelli lancia un appello agli sportivi lombardi: «Non venite nelle nostre palestre»

Canelli lancia un appello agli sportivi lombardi: «Non venite nelle nostre palestre». Negli ultimi giorni si è verificato uno spostamento di massa di atleti provenienti dalla Lombardia negli impianti sportivi novaresi. Il sindaco: «Chiedo solo un po’ di buon senso».

«La situazione nella nostra zona non desta eccessiva preoccupazione – ha continuato -. Ma per noi che siamo territori di confine il rischio è elevato. Ci sono numerose persone, infatti, che dalla Lombardia vengono da noi perchè lì è tutto chiuso. L’esempio più eclatante è quello degli impianti sportivi: mi dicono che molti atleti si facciano parecchi chilometri dall’hinterland milanese, dal vigevanese o addirittura da Rozzano e che vengano ad allenarsi a Novara perchè noi non possiamo chiudere le strutture. L’ho detto ieri e lo ripeto oggi: non è che quello che al di là del Ticino non è consentito fare, qui invece è concesso solo perchè c’è un fiume in mezzo. È opportuno, dunque, prendere delle misure che siano di buon senso. Ad esempio evitando che persone che non possono fare determinate cose in Lombardia le vengano a fare a Novara. Da qui deriva l’ordinanza di oggi di contingentare gli ingressi negli impianti comunali, in accordo con le società sportive che le utilizzano».

 

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Ma non è tutto perchè «molti atleti che risiedono in Lombardia – ha proseguito il sindaco – tesserati in società lombarde, quando hanno capito che nel nostro territorio palestre e piscine sarebbero state accessibili, hanno tentato di iscriversi nelle società novaresi pur di venire qui ad allenarsi. Io chiedo solo un po’ di buon senso e di responsabilità: stiamo facendo sacrifici per cercare di contenere la diffusione, quindi faccio un appello agli atleti lombardi: se per una settimana riuscite a evitare di venire nelle nostre palestre ci fate un favore; se avete voglia di fare sport, fatevi una corsa a Vigevano o a Marcallo con Casone».

E poi un aggiornamento con un nuovo caso positivo di coronavirus all’ospedale Maggiore di Novara: «Il tampone della persona che ieri si è rivolta al pre triage è risultato positivo. Si tratta di una persona proveniente dall’Emilia Romagna, a Novara per lavoro, ora ricoverata all’ospedale Maggiore che si trova in buone condizioni. Sono monitorate in isolamento domiciliare altre 70 persone sul territorio provinciale non perchè abbiano sintomi, ma perchè nelle scorse settimana sono state nelle zone lombarde o a contatto con altre che si sono recate nelle zone focolaio. Le tre persone di Borgo Ticino sono praticamente guariti».

Infine l’ormai solita raccomandazione ai cittadini: «Bisogna trovare un giusto equilibrio, con le  giuste precauzioni ma senza rinunciare a vivere: entrate nei negozi usando comportamenti di buon senso. A noi non piace chiudere le scuole e limitare le piscine, ma sono misure necessarie con una finalità indispensabile a contenere il contagio».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Canelli lancia un appello agli sportivi lombardi: «Non venite nelle nostre palestre»

Canelli lancia un appello agli sportivi lombardi: «Non venite nelle nostre palestre». Negli ultimi giorni si è verificato uno spostamento di massa di atleti provenienti dalla Lombardia negli impianti sportivi novaresi. Il sindaco: «Chiedo solo un po’ di buon senso».

«La situazione nella nostra zona non desta eccessiva preoccupazione – ha continuato -. Ma per noi che siamo territori di confine il rischio è elevato. Ci sono numerose persone, infatti, che dalla Lombardia vengono da noi perchè lì è tutto chiuso. L’esempio più eclatante è quello degli impianti sportivi: mi dicono che molti atleti si facciano parecchi chilometri dall’hinterland milanese, dal vigevanese o addirittura da Rozzano e che vengano ad allenarsi a Novara perchè noi non possiamo chiudere le strutture. L’ho detto ieri e lo ripeto oggi: non è che quello che al di là del Ticino non è consentito fare, qui invece è concesso solo perchè c’è un fiume in mezzo. È opportuno, dunque, prendere delle misure che siano di buon senso. Ad esempio evitando che persone che non possono fare determinate cose in Lombardia le vengano a fare a Novara. Da qui deriva l’ordinanza di oggi di contingentare gli ingressi negli impianti comunali, in accordo con le società sportive che le utilizzano».

 

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Ma non è tutto perchè «molti atleti che risiedono in Lombardia – ha proseguito il sindaco – tesserati in società lombarde, quando hanno capito che nel nostro territorio palestre e piscine sarebbero state accessibili, hanno tentato di iscriversi nelle società novaresi pur di venire qui ad allenarsi. Io chiedo solo un po’ di buon senso e di responsabilità: stiamo facendo sacrifici per cercare di contenere la diffusione, quindi faccio un appello agli atleti lombardi: se per una settimana riuscite a evitare di venire nelle nostre palestre ci fate un favore; se avete voglia di fare sport, fatevi una corsa a Vigevano o a Marcallo con Casone».

E poi un aggiornamento con un nuovo caso positivo di coronavirus all’ospedale Maggiore di Novara: «Il tampone della persona che ieri si è rivolta al pre triage è risultato positivo. Si tratta di una persona proveniente dall’Emilia Romagna, a Novara per lavoro, ora ricoverata all’ospedale Maggiore che si trova in buone condizioni. Sono monitorate in isolamento domiciliare altre 70 persone sul territorio provinciale non perchè abbiano sintomi, ma perchè nelle scorse settimana sono state nelle zone lombarde o a contatto con altre che si sono recate nelle zone focolaio. Le tre persone di Borgo Ticino sono praticamente guariti».

Infine l’ormai solita raccomandazione ai cittadini: «Bisogna trovare un giusto equilibrio, con le  giuste precauzioni ma senza rinunciare a vivere: entrate nei negozi usando comportamenti di buon senso. A noi non piace chiudere le scuole e limitare le piscine, ma sono misure necessarie con una finalità indispensabile a contenere il contagio».

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