I commercianti del centro: «Vogliamo restare chiusi»

«Ieri c’erano in giro poche persone, oggi ancora meno. Non ha senso restare aperti per fare un minimo guadagno: meglio resistere tre settimane con una chiusura totale e accelerare la ripresa».

Il presidente di Ascom Centro, Gigi Ricci, raccoglie le voci dei colleghi commercianti del centro storico di Novara: bar, ristoranti, negozi di generi vari, ormai sono quasi tutti concordi in una chiusura delle attività.

 

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«Il decreto attuale lascia parecchi dubbi – prosegue – ogni persona si sente libera di scegliere, dovrebbe esserci più chiarezza. Alcuni commercianti chiedono di vedere come va la situazione, ma spero che la proposta della regione Lombardia di chiudere le attività non indispensabili venga adottata».

Sul tema delle sovvenzioni statali legati all’emergenza coronavirus, Rissi dice: «Da imprenditore mi aspetto un aiuto per quanto riguarda gli stipendi dei dipendenti; per chi è in affitto, la situazione è ancora più difficile».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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I commercianti del centro: «Vogliamo restare chiusi»

«Ieri c'erano in giro poche persone, oggi ancora meno. Non ha senso restare aperti per fare un minimo guadagno: meglio resistere tre settimane con una chiusura totale e accelerare la ripresa». Il presidente di Ascom Centro, Gigi Ricci, raccoglie le voci dei colleghi commercianti del centro storico di Novara: bar, ristoranti, negozi di generi vari, ormai sono quasi tutti concordi in una chiusura delle attività.   [the_ad id="62649"]   «Il decreto attuale lascia parecchi dubbi - prosegue - ogni persona si sente libera di scegliere, dovrebbe esserci più chiarezza. Alcuni commercianti chiedono di vedere come va la situazione, ma spero che la proposta della regione Lombardia di chiudere le attività non indispensabili venga adottata». Sul tema delle sovvenzioni statali legati all'emergenza coronavirus, Rissi dice: «Da imprenditore mi aspetto un aiuto per quanto riguarda gli stipendi dei dipendenti; per chi è in affitto, la situazione è ancora più difficile».

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