Nuova stretta sulle misure, ma rimangono i dubbi

Il ministro della Salute, Speranza, ha appena firmato un’ordinanza con la quale dà una stretta ulteriore alle misure contenitive, ma dalle nuove disposizioni rimangono i dubbi se non addirittura, su alcuni punti, li accrescono.

Quattro i punti specificati:

– è vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

– non è consentito svolgere attività ludica all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione;

– sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie e nelle aree di servizio o rifornimento carburante a esclusione di quelli sulle autostrade;

– nei giorni festivi e prefestivi e in quelli che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzare per vacanza.

«Proprio oggi avevo trasmesso a Roma l’ordinanza che eravamo pronti ad emanare in Piemonte, ma è un bene che il Governo abbia compreso la necessità di varare delle misure unificate per tutto il territorio nazionale». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta le nuove restrizioni per il contenimento del coronavirus decise questa sera dal Governo.

«Il provvedimento recepisce una parte delle nostre istanze – prosegue il presidente Cirio – anche se per l’attività motoria avremmo voluto fosse limitata a ragioni di salute. Non si fa cenno, inoltre, agli assembramenti davanti ai distributori automatici di cibi e bevande, né si parla purtroppo dei mercati e delle modalità per evitare l’assembramento negli esercizi commerciali, in special modo la domenica».

L’ordinanza è valida da domani, sabato 21 marzo, fino a mercoledì 25.

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Nuova stretta sulle misure, ma rimangono i dubbi

Il ministro della Salute, Speranza, ha appena firmato un’ordinanza con la quale dà una stretta ulteriore alle misure contenitive, ma dalle nuove disposizioni rimangono i dubbi se non addirittura, su alcuni punti, li accrescono.

Quattro i punti specificati:

– è vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

– non è consentito svolgere attività ludica all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione;

– sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie e nelle aree di servizio o rifornimento carburante a esclusione di quelli sulle autostrade;

– nei giorni festivi e prefestivi e in quelli che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzare per vacanza.

«Proprio oggi avevo trasmesso a Roma l’ordinanza che eravamo pronti ad emanare in Piemonte, ma è un bene che il Governo abbia compreso la necessità di varare delle misure unificate per tutto il territorio nazionale». Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta le nuove restrizioni per il contenimento del coronavirus decise questa sera dal Governo.

«Il provvedimento recepisce una parte delle nostre istanze – prosegue il presidente Cirio – anche se per l’attività motoria avremmo voluto fosse limitata a ragioni di salute. Non si fa cenno, inoltre, agli assembramenti davanti ai distributori automatici di cibi e bevande, né si parla purtroppo dei mercati e delle modalità per evitare l’assembramento negli esercizi commerciali, in special modo la domenica».

L’ordinanza è valida da domani, sabato 21 marzo, fino a mercoledì 25.

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