Vigilante di 33 anni muore di coronavirus

Alexander Franco Roa, 33 anni, originario di Santo Domingo, addetto alla vigilanza al supermercato Carrefour di Viale Giulio Cesare, è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Novara. Una notizia che ha scosso i colleghi e il mondo sindacale.

 

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«Questo tragico evento scuote tutta la collettività – scrivono in una nota i rappresentanti sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil – perché rende concreto un nemico invisibile, in grado di spezzare la vita di un giovane ragazzo. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per tutti noi e lascia un profondo vuoto nel cuore di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo».

E tra coloro che l’hanno conosciuto Giuseppe Romano, della Uil.

«La notizia ci ha colto di sorpresa ieri sera.  Le uniche cose che al momento sappiamo con certezza è che Alexander domenica 15 marzo ha accusato un  malessere ed è andato a casa; venerdì sera è stato ricoverato in ospedale e domenica scorsa è stato trasferito in terapia intensiva».

Il giovane, si apprende, padre di due figlie lavorava da circa quattro anni società che svolge servizi fiduciari (vigilanza non armata, ndr).

Domani pomeriggio il punto vendita di Viale Giulio Cesare resterà chiuso in segno di lutto.

 

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Alexander Franco Roa, 33 anni, originario di Santo Domingo, addetto alla vigilanza al supermercato Carrefour di Viale Giulio Cesare, è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Novara. Una notizia che ha scosso i colleghi e il mondo sindacale.   [the_ad id="62649"]   «Questo tragico evento scuote tutta la collettività – scrivono in una nota i rappresentanti sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil - perché rende concreto un nemico invisibile, in grado di spezzare la vita di un giovane ragazzo. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per tutti noi e lascia un profondo vuoto nel cuore di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo». E tra coloro che l’hanno conosciuto Giuseppe Romano, della Uil. «La notizia ci ha colto di sorpresa ieri sera.  Le uniche cose che al momento sappiamo con certezza è che Alexander domenica 15 marzo ha accusato un  malessere ed è andato a casa; venerdì sera è stato ricoverato in ospedale e domenica scorsa è stato trasferito in terapia intensiva». Il giovane, si apprende, padre di due figlie lavorava da circa quattro anni società che svolge servizi fiduciari (vigilanza non armata, ndr). Domani pomeriggio il punto vendita di Viale Giulio Cesare resterà chiuso in segno di lutto.  

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