In prima linea direttamente in ospedale, a distanza, da casa. In entrambi i casi è massimo l’impegno per garantire tutela e protezione ai malati oncologici in questo momento di emergenza. «Il problema oncologico rimane comunque, così come tutte le altre patologie, è quotidiano l’impegno per cautelarli e proteggerli»: è la voce all’unisono del primario di Oncologia, professoressa Alessandra Gennari e della presidente Lilt, la dottoressa Giuseppina Gambaro.
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«I pazienti oncologici vivono in una situazione di immunidepressione e per questo sono penalizzati, – spiega il primario – il nostro impegno viaggia su due aspetti: prima di tutto i presidi, le 3mila mascherine donate da Lilt sono preziose, sono state consegnate a chiunque abbia a che fare con il reparto, medici, operatori, pazienti stessi. E poi con una gestione dei pazienti particolare. I pazienti oncologici Covid ci sono, e in questo caso il virus diventa prioritario rispetto alle cure, che riprendono quando il virus è sconfitto. Non solo, al ricovero, prima della degenza viene fatto il tampone proprio per avere il quadro sotto controllo. Laddove possibile abbiamo istituito l’attività di follow up, di visita a distanza, è più complesso e i medici si attivano una volta smontato il turno del mattino. Per i pazienti che non possono fare a meno del loro percorso c’è l’impegnativa telematica, in modo tale da risparmiare loro un passaggio. Ci siamo al 100% come sempre, ma in questo caso ancora di più».
L’assistenza psicologica diventa fondamentale: «I pazienti sono con loro malattia, sono soli o in una situazione di caregiver, ma di fatto, senza poter più venire in Oncologia come prima, è come se perdessero un punto di riferimento che noi dobbiamo garantire in altri modi».
E uno di questi modi è la presenza a distanza di Lilt: «Ci siamo come sempre, anche se con mezzi diversi , -spiega la dottoressa Gambaro – la rete di psiconcologia è attiva, il telefono è sempre occupato, il Covid-19 spaventa tutti, ancor di più i malati oncologici che sono più deboli. Ci siamo per ogni emergenza e in totale sinergia con la dottoressa Gennari. Cerchiamo di fare del nostro meglio, garantendo anche il servizio di prevenzione primaria, secondaria e terziaria».