La decisione del CIO è arrivata oggi, in anticipo sui tempi previsti, e consentirà di rimodulare nel migliore dei modi il calendario internazionale degli eventi sportivi: le Olimpiadi di Tokyo 2020 si disputeranno con un anno esatto di “slittamento” rispetto alla data originale a causa dell’emergenza mondiale dovuta al Covid-19. Via il 23 luglio 2021 e termine l’8 agosto, una finestra temporale che consentirà lo svolgimento delle competizioni previste nella normale stagione agonistica così come sarebbe stato nel 2020.
L’ipotesi di un rinvio in Primavera, avrebbe portato una serie di gravi conseguenze “a cascata”, come le soste forzate dei principali campionati degli sport di squadra. Conseguenze che avrebbero pesantemente influenzato anche il calendario italiano, soprattutto in considerazione delle poche certezze che oggi le federazioni hanno riguardo i tempi per la ripresa.
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Se dovessero essere messe nero su bianco le anticipazioni del Ministro dello Sport Spadafora, infatti, è probabile che per l’intero mese di Aprile saranno prorogati gli stop alle competizioni con un’aggiunta non da poco: l’intenzione del Ministero è quella di “stoppare” anche gli allenamenti. Condizione, questa, che comporterà probabilmente la serrata anticipata di molti campionati che si troverebbero a dover ripartire, con un richiamo di preparazione, a inizio maggio (nella migliore delle ipotesi) per dare il via alle competizioni solo nella seconda metà del mese. Una prospettiva che difficilmente consentirebbe il completamento delle competizioni sospese in tempo per garantire poi la regolare ripresa tra luglio (quando iniziano i ritiri delle squadre di calcio) e agosto delle attività della nuova stagione.
Lo sport rimane in attesa ma quantomeno da oggi ha una certezza in più: Tokyo 2020 (si chiamerà comunque così), si disputerà a luglio 2021. Come era lecito aspettarsi e come buonsenso imponeva.