A marzo nel novarese l’89% di decessi in più

Oltre l’89% di morti in più in un insieme di Comuni del Novarese confrontando le prime tre settimane di marzo appena trascorso e lo stesso periodo nella media dei cinque anni precedenti. I dati si rilevano dalle tabelle del rapporto “Andamento dei decessi 2020” pubblicato ieri, 1 aprile, dall’Istat allo scopo di «contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da covid-19».

Sotto analisi 1084 Comuni italiani, con dati anagrafici completi e particolari caratteristiche statistiche, che l’Istat promette di aggiornare e di ampliare senza sosta. In questo primo rapporto figurano 15 Comuni novaresi, non il capoluogo ma centri come Trecate, Oleggio, Cameri, Bellinzago, Cerano e Romentino che, complessivamente, rappresentano oltre il 25% della popolazione provinciale.

 

[the_ad id=”62649″]

 

Ciò che emerge come primo dato è il numero di morti: in totale 112, contro i 59,2 della media 2015-2019 (+52,8 cioè l’89,2% di crescita), di cui 96 riguardanti persone con oltre 74 anni, più che il doppio (il 122,2%) dei 43,2 quale media dei cinque anni precedenti riguardanti la stessa fascia d’età.

Tuttavia non sono le percentuali lombarde, come ad esempio Bergamo che è passato da una media di 91 decessi nel 2015-2019 agli attuali 398, oltre il quadruplo, o il balzo da 134 (media 15-19) agli attuali 381 di Brescia.

Nella nostra zona dati rilevanti si registrano a Cerano (9 morti, quasi il triplo degli anni precedenti) o a Romentino (6 contro 3) con un incremento ben più accentuato nella fascia di età dei più anziani. Minore incidenza si registra invece a Trecate (+37%), a Cameri (+43%) e a Bellinzago (+67%).

Con uno sguardo più generale su tutto il Nord Italia l’Istat rileva «il maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone maggiori di 74 anni di età». Con aumenti «ragguardevoli non solo nei centri urbani maggiori, ma anche in realtà comunali di dimensioni demografiche più contenute».

E se precisa come «ciò che viene diffuso oggi dall’Istat si riferisce ai decessi per qualunque causa e non solo per coronavirus» l’Istituto di statistica avverte che «con il diffondersi dell’epidemia è stato rilevato a livello locale un aumento del numero di morti spesso superiore a quello ufficialmente attribuito a covid-19. Il monitoraggio dell’andamento dei decessi nel loro complesso, indipendentemente dalla causa, è dunque di assoluto rilievo».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

Condividi l'articolo

Una risposta

  1. Considerando che la popolazione dei comuni mappati è di 190 000 persone vs 740 000 persone della provincia si può ragionevolmente stimare che il totale di morti in più in provincia sia di circa di 200 morti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

A marzo nel novarese l’89% di decessi in più

Oltre l’89% di morti in più in un insieme di Comuni del Novarese confrontando le prime tre settimane di marzo appena trascorso e lo stesso periodo nella media dei cinque anni precedenti. I dati si rilevano dalle tabelle del rapporto “Andamento dei decessi 2020” pubblicato ieri, 1 aprile, dall’Istat allo scopo di «contribuire alla diffusione di informazioni utili alla comprensione della situazione legata all’emergenza sanitaria da covid-19».

Sotto analisi 1084 Comuni italiani, con dati anagrafici completi e particolari caratteristiche statistiche, che l’Istat promette di aggiornare e di ampliare senza sosta. In questo primo rapporto figurano 15 Comuni novaresi, non il capoluogo ma centri come Trecate, Oleggio, Cameri, Bellinzago, Cerano e Romentino che, complessivamente, rappresentano oltre il 25% della popolazione provinciale.

 

[the_ad id=”62649″]

 

Ciò che emerge come primo dato è il numero di morti: in totale 112, contro i 59,2 della media 2015-2019 (+52,8 cioè l’89,2% di crescita), di cui 96 riguardanti persone con oltre 74 anni, più che il doppio (il 122,2%) dei 43,2 quale media dei cinque anni precedenti riguardanti la stessa fascia d’età.

Tuttavia non sono le percentuali lombarde, come ad esempio Bergamo che è passato da una media di 91 decessi nel 2015-2019 agli attuali 398, oltre il quadruplo, o il balzo da 134 (media 15-19) agli attuali 381 di Brescia.

Nella nostra zona dati rilevanti si registrano a Cerano (9 morti, quasi il triplo degli anni precedenti) o a Romentino (6 contro 3) con un incremento ben più accentuato nella fascia di età dei più anziani. Minore incidenza si registra invece a Trecate (+37%), a Cameri (+43%) e a Bellinzago (+67%).

Con uno sguardo più generale su tutto il Nord Italia l’Istat rileva «il maggiore incremento dei decessi degli uomini e delle persone maggiori di 74 anni di età». Con aumenti «ragguardevoli non solo nei centri urbani maggiori, ma anche in realtà comunali di dimensioni demografiche più contenute».

E se precisa come «ciò che viene diffuso oggi dall’Istat si riferisce ai decessi per qualunque causa e non solo per coronavirus» l’Istituto di statistica avverte che «con il diffondersi dell’epidemia è stato rilevato a livello locale un aumento del numero di morti spesso superiore a quello ufficialmente attribuito a covid-19. Il monitoraggio dell’andamento dei decessi nel loro complesso, indipendentemente dalla causa, è dunque di assoluto rilievo».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.