Premio Cantelli, si lavora nonostante l’incertezza

Quindici nazioni rappresentate e una ventina di iscrizioni pervenute. A oggi è questo il bilancio del Premio Cantelli, il concorso internazionale per giovani direttori d’orchestra che rinasce quest’anno dopo quarant’anni di assenza.

Dal cuore e dalla mente dei novaresi, infatti, Guido Cantelli, non se ne è mai andato. Grande direttore d’orchestra, scomparso nel 1956 a soli 36 anni in un incidente aereo, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale. Pupillo di Arturo Toscanini, considerato dal maestro il suo unico erede artistico, nonostante la brevissima carriera, Cantelli è comunque stato accreditato tra i direttori d’orchestra più importanti del Novecento.

Come già più volte annunciato, nel centenario della sua nascita, che ricorre il 27 aprile, il Teatro Coccia ha voluto ridare vita al Premio: «Ormai non ci credeva più nessuno – racconta la direttrice, Corinne Baroni – invece siamo riusciti in questa impresa. Certo, ora questa situazione rende tutto più complicato però cerchiamo di essere positivi. Finora tra gli iscritti ci sono molti direttori stranieri, qualche italiano e un paio di donne».

Un concorso, assicura la direttrice, che nonostante la sua caratteristica internazionale, nasce a Novara e a Novara rimane. Un dubbio che era sorto intorno all’impossibilità di eseguire la finale del 13 settembre al Coccia che in quella data potrebbe essere interessato dai lavori di ristrutturazione in programma, emergenza coronavirsus permettendo, dal 1 giugno al 15 ottobre. «Intanto vediamo se sarà possibile anticipare la chiusura dei lavori – spiega Baroni – non è detto che magari non si riescano a concludere nel mese di settembre. Se così fosse, la finale del Premio Cantelli diventerà l’anteprima della prossima stagione durante la quale è nostra intenzione recuperare parte degli spettacoli persi in questa. Diversamente credo che il Teatro Faraggiana sarà un’ottima alternativa: d’altronde il problema è l’acustica, non si può organizzare un concerto sinfonico ovunque».

 

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Internazionale, dunque, anche per la composizione della giuria: Donato Renzetti, che la presiederà, vincitore dell’ultima edizione del Cantelli nel 1980, Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), Christoph Becher (Sovrintendente dell’ORF – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna) e Sophie de Lint (Sovrintendente dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai maestri Matteo Beltrami, Jordi Bernàcer e Antonino Fogliani che si occuperanno anche delle preselezioni (si svolgeranno al Teatro Regio di Torino dal 9 al 12 settembre).

«Sono felice che il maestro Renzetti abbia accettato l’incarico – prosegue Baroni – e che ci sia una rappresentanza femminile, quella di Sophie de Lint. Da non dimenticare, poi, che a ogni giurato corrisponde un teatro che offre concerti ai vincitori e crea, dunque, una rete con Novara e il Coccia. Purtroppo alcuni artisti e sovrintendenti contattati erano già impegnati in quel periodo e hanno dovuto rinunciare. Il maestro Riccardo Muti, ad esempio, che sarà in tournèe ma che manderà un messaggio. Appena terminato il concorso, lo prenoteremo dubito per la prossima edizione del 2022».

Muti che è stato il primo direttore d’orchestra italiano a vincere il Cantelli nel 1967 e che nel 2015, in occasione di un concerto al Coccia, aveva rilanciato l’idea di riproporre il premio.

Oltre a quelli già previsti dal bando, il Teatro ha deciso di inserire un ulteriore premio per il primo classificato: uno smoking che sarà offerto da noi al vincitore o alla vincitrice.

Un discorso a parte merita il Cantelli Off, un vero e proprio cartellone parallelo di eventi coordinati dal Comune di Novara che coinvolgerà le realtà culturali della città, in un filo rosso che porterà dritti al Teatro Regio di Torino per le prime fasi eliminatorie e poi a Novara per la finale. I ragazzi delle scuole medie di Novara siederanno accanto ai giurati per esprimere il loro voto, un giudizio che esula dalla tecnica e dalle qualità artistiche dei concorrenti, ma che metterà in luce il lato umano e la capacità di comunicare dei giovani direttori d’orchestra del futuro.

Per aggiornamenti e ulteriori informazioni è possibile visitare il sito https://premiocantelli.it/

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Quindici nazioni rappresentate e una ventina di iscrizioni pervenute. A oggi è questo il bilancio del Premio Cantelli, il concorso internazionale per giovani direttori d'orchestra che rinasce quest'anno dopo quarant'anni di assenza. Dal cuore e dalla mente dei novaresi, infatti, Guido Cantelli, non se ne è mai andato. Grande direttore d’orchestra, scomparso nel 1956 a soli 36 anni in un incidente aereo, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama musicale. Pupillo di Arturo Toscanini, considerato dal maestro il suo unico erede artistico, nonostante la brevissima carriera, Cantelli è comunque stato accreditato tra i direttori d’orchestra più importanti del Novecento. Come già più volte annunciato, nel centenario della sua nascita, che ricorre il 27 aprile, il Teatro Coccia ha voluto ridare vita al Premio: «Ormai non ci credeva più nessuno - racconta la direttrice, Corinne Baroni - invece siamo riusciti in questa impresa. Certo, ora questa situazione rende tutto più complicato però cerchiamo di essere positivi. Finora tra gli iscritti ci sono molti direttori stranieri, qualche italiano e un paio di donne». Un concorso, assicura la direttrice, che nonostante la sua caratteristica internazionale, nasce a Novara e a Novara rimane. Un dubbio che era sorto intorno all'impossibilità di eseguire la finale del 13 settembre al Coccia che in quella data potrebbe essere interessato dai lavori di ristrutturazione in programma, emergenza coronavirsus permettendo, dal 1 giugno al 15 ottobre. «Intanto vediamo se sarà possibile anticipare la chiusura dei lavori - spiega Baroni - non è detto che magari non si riescano a concludere nel mese di settembre. Se così fosse, la finale del Premio Cantelli diventerà l'anteprima della prossima stagione durante la quale è nostra intenzione recuperare parte degli spettacoli persi in questa. Diversamente credo che il Teatro Faraggiana sarà un'ottima alternativa: d'altronde il problema è l'acustica, non si può organizzare un concerto sinfonico ovunque».   [the_ad id="62649"]   Internazionale, dunque, anche per la composizione della giuria: Donato Renzetti, che la presiederà, vincitore dell'ultima edizione del Cantelli nel 1980, Gabriel Chmura (Medaglia d’oro Premio Cantelli, Direttore artistico dell’Opera di Poznan e Primo Direttore Ospite della Filarmonica di Cracovia), Nazzareno Carusi (pianista), José Luis Gómez (Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Tucson), Sebastian F. Schwarz (Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro Regio di Torino), Didier de Cottignies (Direttore Artistico dell’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo), Christoph Becher (Sovrintendente dell’ORF – Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna) e Sophie de Lint (Sovrintendente dell’Opera Nazionale di Amsterdam), oltre ai maestri Matteo Beltrami, Jordi Bernàcer e Antonino Fogliani che si occuperanno anche delle preselezioni (si svolgeranno al Teatro Regio di Torino dal 9 al 12 settembre). «Sono felice che il maestro Renzetti abbia accettato l'incarico - prosegue Baroni - e che ci sia una rappresentanza femminile, quella di Sophie de Lint. Da non dimenticare, poi, che a ogni giurato corrisponde un teatro che offre concerti ai vincitori e crea, dunque, una rete con Novara e il Coccia. Purtroppo alcuni artisti e sovrintendenti contattati erano già impegnati in quel periodo e hanno dovuto rinunciare. Il maestro Riccardo Muti, ad esempio, che sarà in tournèe ma che manderà un messaggio. Appena terminato il concorso, lo prenoteremo dubito per la prossima edizione del 2022». Muti che è stato il primo direttore d'orchestra italiano a vincere il Cantelli nel 1967 e che nel 2015, in occasione di un concerto al Coccia, aveva rilanciato l'idea di riproporre il premio. Oltre a quelli già previsti dal bando, il Teatro ha deciso di inserire un ulteriore premio per il primo classificato: uno smoking che sarà offerto da noi al vincitore o alla vincitrice. Un discorso a parte merita il Cantelli Off, un vero e proprio cartellone parallelo di eventi coordinati dal Comune di Novara che coinvolgerà le realtà culturali della città, in un filo rosso che porterà dritti al Teatro Regio di Torino per le prime fasi eliminatorie e poi a Novara per la finale. I ragazzi delle scuole medie di Novara siederanno accanto ai giurati per esprimere il loro voto, un giudizio che esula dalla tecnica e dalle qualità artistiche dei concorrenti, ma che metterà in luce il lato umano e la capacità di comunicare dei giovani direttori d’orchestra del futuro. Per aggiornamenti e ulteriori informazioni è possibile visitare il sito https://premiocantelli.it/ Articoli correlati https://www.lavocedinovara.com/eventiecultura/premio-cantelli-un-pezzo-di-novara-che-ritorna/ https://www.lavocedinovara.com/eventiecultura/il-premio-cantelli-torna-a-novara/

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore