NovaraBasket, l’allenamento arriva direttamente a casa

Quando tu non puoi andare in palestra, la palestra viene a… casa tua. Stessi giorni, stessi orari, cambia soltanto la location: NovaraBasket ha ufficialmente dato il via agli allenamenti per tutte le squadre del suo settore minibasket e giovanile, oltre 450 persone. Ci si vede sulla piattaforma Zoom o Meet due volte a settimana, pantaloncini e canottiera biancorossa, tappetino, borraccia e una palla, che sia da basket o adatta alla palestra personale che ciascuno ha allestito in casa o in giardino. E si comincia: il coach lavora con i ragazzi, c’è chi tiene i tempi, chi corregge e dà consigli, esattamente come si fa in palestra. Non è la stessa cosa, ma è sicuramente la soluzione migliore per rispondere a quello slogan “#distantimauniti”. Un’idea nuova dopo le varie iniziative di video, disegni, fotografie, che continuano sui canali social della società.

 

[the_ad id=”62649″]

 

Un risultato cui la società è arrivata dopo un confronto con tutto lo staff tecnico, che conta oltre 20 tra allenatori e istruttori. «E’ un modo per provare a stare insieme, – dice il vice presidente e responsabile tecnico Enrico Marietta – per coinvolgere tutti i nostri bambini e ragazzi cui manca venire in palestra e a noi mancano loro. Oltre agli allenamenti dallo staff sono emerse tante idee, che svilupperemo, perché questa situazione ci insegna quanto è importante continuare a fare il nostro lavoro cercando di adattarci. E allora sfruttiamo la tecnologia per usarla in modo positivo».

Tra le idee c’è anche l’organizzazione di un evento a settimana a tema, aperto a tutti, l’utilizzo di Classroom per poter lasciare materiale agli atleti, da leggere, colorare, giocare. E poi le competizioni: «E’ un altro aspetto che manca ai ragazzi, – continua Marietta – ecco allora che abbiamo pensato di organizzare gare e sfide, ovvio a distanza, per assaporare comunque tutte quelle sensazioni che una partita ti sa dare. Anche in questo caso è un adattamento, adattamento attivo».

 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

NovaraBasket, l’allenamento arriva direttamente a casa

Quando tu non puoi andare in palestra, la palestra viene a... casa tua. Stessi giorni, stessi orari, cambia soltanto la location: NovaraBasket ha ufficialmente dato il via agli allenamenti per tutte le squadre del suo settore minibasket e giovanile, oltre 450 persone. Ci si vede sulla piattaforma Zoom o Meet due volte a settimana, pantaloncini e canottiera biancorossa, tappetino, borraccia e una palla, che sia da basket o adatta alla palestra personale che ciascuno ha allestito in casa o in giardino. E si comincia: il coach lavora con i ragazzi, c’è chi tiene i tempi, chi corregge e dà consigli, esattamente come si fa in palestra. Non è la stessa cosa, ma è sicuramente la soluzione migliore per rispondere a quello slogan “#distantimauniti”. Un’idea nuova dopo le varie iniziative di video, disegni, fotografie, che continuano sui canali social della società.   [the_ad id="62649"]   Un risultato cui la società è arrivata dopo un confronto con tutto lo staff tecnico, che conta oltre 20 tra allenatori e istruttori. «E’ un modo per provare a stare insieme, - dice il vice presidente e responsabile tecnico Enrico Marietta – per coinvolgere tutti i nostri bambini e ragazzi cui manca venire in palestra e a noi mancano loro. Oltre agli allenamenti dallo staff sono emerse tante idee, che svilupperemo, perché questa situazione ci insegna quanto è importante continuare a fare il nostro lavoro cercando di adattarci. E allora sfruttiamo la tecnologia per usarla in modo positivo». Tra le idee c’è anche l’organizzazione di un evento a settimana a tema, aperto a tutti, l’utilizzo di Classroom per poter lasciare materiale agli atleti, da leggere, colorare, giocare. E poi le competizioni: «E’ un altro aspetto che manca ai ragazzi, - continua Marietta – ecco allora che abbiamo pensato di organizzare gare e sfide, ovvio a distanza, per assaporare comunque tutte quelle sensazioni che una partita ti sa dare. Anche in questo caso è un adattamento, adattamento attivo».  

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata