Contagi nelle Rsa, a Novara tre case di riposo “positive” su sette. È questo il verdetto degli esiti dei tamponi arrivati oggi e che ancora mancavano sugli 850 ospiti e sugli operatori sanitari delle strutture cittadine.
Alla casa di riposo San Francesco, tra le più problematiche, è stato confermato che il 47% degli ospiti è risultato positivo al test sul coronavirus, per un totale di 62 persone, oltre al 28% degli operatori; al De Pagave è positivo il 27% degli ospiti, 48 in tutto, e il 20% degli operatori mentre alla Mater Dei è coinvolto il 70% degli ospiti (38 in totale) e il 43% del personale.
Nessun caso, invece, nelle altre quattro Rsa: I Tigli, la Divina Provvidenza, il Parco del Welfare e Santa Maria di Pernate.
«Ora che si conosce la situazione reale – ha dichiarato il sindaco, Alessandro Canelli – si può monitorare nel modo più adeguato anche con un protocollo di trattamento terapeutico che consente di agire tempestivamente».
Secondo i dati riportati dalla Regione, invece, nelle Rsa di tutto il territorio provinciale, i casi positivi registrati al 20 aprile risultano essere 638 e 2886 quelli negativi, mentre sono 1210 i tamponi ancora in attesa di esito. I deceduti al 15 aprile sono 244 (65 in più rispetto alla stessa data del 2019) di cui 33 covid accertati.
A livello regionale sono 588 – circa l’80% del totale – le residenze sanitarie assistenziali monitorate: 20.642 in tutto i test eseguiti alla data del 20 aprile (sul totale di 102.082 realizzati a quella data sulla popolazione piemontese). Dei test nelle Rsa 4.812 sono risultati positivi, 9.891 negativi, mentre 5.939 erano in attesa – al 20 aprile – dell’esito del tampone.
I decessi nelle RSA piemontesi, al 15 aprile 2020, sono stati 660 in più dell’analogo periodo del 2019: 397 sono risultati positivi al coronavirus.
«Circa 7 mila i tamponi effettuati tra il 14 e il 20 aprile – sottolinea il dott. Edoardo Tegani, responsabile sanitario dell’Area Rsa dell’Unità di crisi -. Un incremento importante in meno di una settimana, che continuerà nei prossimi giorni per potenziare al massimo il monitoraggio sia dei dipendenti che degli ospiti delle nostre Rsa».