Emergenza sociale, la Cisl: «troppe famiglie in grave difficoltà»

Tante, troppe le famiglie che in questo momento di emergenza si trovano quotidianamente a fare i conti con una serie di difficoltà e, parallelamente, di urgenze alle quali dover far fronte. Da una parte la difficoltà, riscontrata da alcuni, nell’accedere all’anticipo della cassa, erogata dall’Inps, attraverso le banche, con una procedura che ai meno avvezzi all’uso degli strumenti informatici è apparsa farraginosa e spesso insormontabile; dall’altra la necessità, inderogabile, di far fronte all’immediato quotidiano. Una schiera di persone che, sulla carta, non potrebbero neppure accedere ai buoni spesa erogati dai Comuni, specificatamente dedicati appunto a coloro per i quali non sono previsti altri “paracaduti” sociali, tra i quali appunto la cassa integrazione.

 

 

E così la Cisl rinnova l’appello a quanti si trovino nella condizione di poter richiedere l’anticipo di cassa ma incontrano problemi.

«Gli strumenti ci sono – ribadisce Iginio Maletti, segretario organizzativo Cisl Piemonte Orientale – Chi avesse necessità, ed è in cassa integrazione, chieda dunque gli anticipi agli istituti di credito, come previsto dall’accordo tra Abi e Organizzazioni Sindacali, sottoscritto già nel mese di marzo».

«Purtroppo – aggiunge – la maggior parte degli istituti di credito non semplificano, come da accordi presi, le procedure di anticipo; ogni banca utilizza procedure differenti. Ma il sistema c’è, tutto online per quasi tutti gli istituti di credito; basta andare sui siti delle banche che hanno sottoscritto l’accordo, nelle pagine dedicate all’emergenza Covid 19, e si trovano tutte le istruzioni operative e la relativa documentazione necessaria».

«Vista l’emergenza – conclude –  chi non avesse dimestichezza con gli strumenti informatici o chi ne fosse sprovvisto, può farsi aiutare».

E per fugare ogni dubbio in coloro che si dimostrano timorosi nel chiedere aiuto per motivi di “accesso” ai propri dati “sensibili”,  «per ottenere la documentazione – ribadisce Maletti – non è necessario entrare online nel conto corrente, quindi non si devono dare le proprie credenziali a nessuno».

Dunque, chiunque si trovasse in difficoltà  «non indugi né rimanga solo. Il sindacato c’è».

 

 

 

 

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Emergenza sociale, la Cisl: «troppe famiglie in grave difficoltà»

Tante, troppe le famiglie che in questo momento di emergenza si trovano quotidianamente a fare i conti con una serie di difficoltà e, parallelamente, di urgenze alle quali dover far fronte. Da una parte la difficoltà, riscontrata da alcuni, nell’accedere all’anticipo della cassa, erogata dall’Inps, attraverso le banche, con una procedura che ai meno avvezzi all’uso degli strumenti informatici è apparsa farraginosa e spesso insormontabile; dall’altra la necessità, inderogabile, di far fronte all’immediato quotidiano. Una schiera di persone che, sulla carta, non potrebbero neppure accedere ai buoni spesa erogati dai Comuni, specificatamente dedicati appunto a coloro per i quali non sono previsti altri “paracaduti” sociali, tra i quali appunto la cassa integrazione.     E così la Cisl rinnova l’appello a quanti si trovino nella condizione di poter richiedere l’anticipo di cassa ma incontrano problemi. «Gli strumenti ci sono – ribadisce Iginio Maletti, segretario organizzativo Cisl Piemonte Orientale - Chi avesse necessità, ed è in cassa integrazione, chieda dunque gli anticipi agli istituti di credito, come previsto dall’accordo tra Abi e Organizzazioni Sindacali, sottoscritto già nel mese di marzo». «Purtroppo – aggiunge - la maggior parte degli istituti di credito non semplificano, come da accordi presi, le procedure di anticipo; ogni banca utilizza procedure differenti. Ma il sistema c’è, tutto online per quasi tutti gli istituti di credito; basta andare sui siti delle banche che hanno sottoscritto l’accordo, nelle pagine dedicate all’emergenza Covid 19, e si trovano tutte le istruzioni operative e la relativa documentazione necessaria». «Vista l’emergenza – conclude -  chi non avesse dimestichezza con gli strumenti informatici o chi ne fosse sprovvisto, può farsi aiutare». E per fugare ogni dubbio in coloro che si dimostrano timorosi nel chiedere aiuto per motivi di “accesso” ai propri dati “sensibili”,  «per ottenere la documentazione – ribadisce Maletti - non è necessario entrare online nel conto corrente, quindi non si devono dare le proprie credenziali a nessuno». Dunque, chiunque si trovasse in difficoltà  «non indugi né rimanga solo. Il sindacato c'è».        

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