Mobilità green: in città arrivano monopattini, bici e auto elettriche

«Condividiamo pienamente le proposte. Vogliamo, per Novara, un futuro che comprenderà “zone 30”, nuove piste ciclabili che favoriscano il collegamento di tutta la città, nuove forme di mobilità green. Proposte che sottoporremo alla Società che si aggiudicherà la redazione del piano. Per questo motivo chiederemo una relazione che certamente condivideremo, nelle prossime settimane, con la società che dovrà redigere il Pums; riteniamo infatti che, alla luce del difficile momento, lo strumento più idoneo per aprire un canale di dialogo sia la ricezione di documenti da sottoporre a chi si aggiudicherà la gara d’appalto, proposte che verranno attenzionate per valutarne l’integrazione nel tessuto urbano attuale della città e che dovranno trovare forme di sostegno economico e finanziamento, tenendo conto che in questo momento la priorità dell’amministrazione è quella di contenere i disagi indubbiamente creati dalla diffusione del virus Covid-19».

 

 

Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Novara, Luca Piantanida, in una lettera datata 6 maggio 2020, si è rivolto alle 14 associazioni ambientaliste della città che la scorsa settimana avevano inviato alcune proposte al sindaco e all’amministrazione comunale in tema di mobilità sostenibile. Una risposta che giunge pochi giorni dopo la chiusura del bando per l’affidamento del Pums (Piano urbano della Mobilità sostenibile) e per il quale sono pervenute una decina di domande.

«La gara d’appalto sarà affidata per la metà di luglio – prosegue Piantanida – e il progetto si baserà su dati certi con un’analisi approfondita del traffico. La nostra proposta è quella di creare delle zone cittadine con limite di velocità a 30 km orari così come realizzare nuove piste ciclabili che colleghino il tessuto cittadino. In programma c’è anche la sistemazione di quelle esistenti, e questo fin da subito».

Il percorso del Pums è iniziato nel mese di novembre quando è stata presentata la proposta di ammissione del comune di Novara ai fondi statali; a dicembre il Comune è stato ammesso con 343 mila euro di finanziamento, ma anche per la messa in sicurezza delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali esistenti.

«Il piano prevede anche l’accesso a fondi europei – continua l’assessore – che ci permetteranno di mettere in campo una vera e propria mobilità green: dall’affitto dei monopattini da parte del Comune che saranno a disposizione dei cittadini: magari con una prova di tre mesi per capire se è un mezzo che ai novaresi può piacere; il bike sharing anche con pedalata assistita attraverso un sistema innovativo che permette di parcheggiare le biciclette in qualsiasi luogo della città con un metodo gps e, perchè no, il car sharing con auto elettriche, per quanto bisogna valutare se in una città come Novara questo tipo di servizio può essere appetibile. Progetti che prevedono un investimento di 100 mila euro, ma che contiamo possano appunto essere finanziati con un contributo europeo».

Infine il tema dell’ampliamento della ztl, già discusso nello scorse mese di novembre (leggi qui): «Europa e Regione hanno imposto che entro il 2030 il 100% dei centri storici debba essere ztl. Noi abbiamo previsto che tutta la zona sia accessibile in auto ai soli autorizzati, 24 ore su 24, con la cerchia dei baluardi come linea di confine prevedendo anche un ampliamento della zona pedonale. Il piano passa anche dal potenziamento dei mezzi pubblici studiando un servizio in grado di interscambiarsi con quello su rotaia e permettendo a chi deve partire o arriva in stazione di usufruire subito degli autobus di città».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

2 risposte

  1. Finalmente! E che sia la volta buona. Non si tratta di destra o di sinistra, le città “ecosostenibili” sono l’unica strada percorribile e saranno fonte di nuovo sviluppo.

  2. Che si mettano d’accordo:il Sindaco dice che si tratta di ‘filosofia’ a proposito delle proposte delle Associazioni.!
    Sono 30(trenta) anni che si discute di mobilità alternativa e non.ztl,tpl e via seguitando
    senza che nulla accada,sia da giunte di centro destra che di centro sinistra.
    Quanto tempo dovrà ancora trascorrere?

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«Condividiamo pienamente le proposte. Vogliamo, per Novara, un futuro che comprenderà “zone 30”, nuove piste ciclabili che favoriscano il collegamento di tutta la città, nuove forme di mobilità green. Proposte che sottoporremo alla Società che si aggiudicherà la redazione del piano. Per questo motivo chiederemo una relazione che certamente condivideremo, nelle prossime settimane, con la società che dovrà redigere il Pums; riteniamo infatti che, alla luce del difficile momento, lo strumento più idoneo per aprire un canale di dialogo sia la ricezione di documenti da sottoporre a chi si aggiudicherà la gara d’appalto, proposte che verranno attenzionate per valutarne l’integrazione nel tessuto urbano attuale della città e che dovranno trovare forme di sostegno economico e finanziamento, tenendo conto che in questo momento la priorità dell’amministrazione è quella di contenere i disagi indubbiamente creati dalla diffusione del virus Covid-19».     Così l'assessore all'Urbanistica del Comune di Novara, Luca Piantanida, in una lettera datata 6 maggio 2020, si è rivolto alle 14 associazioni ambientaliste della città che la scorsa settimana avevano inviato alcune proposte al sindaco e all'amministrazione comunale in tema di mobilità sostenibile. Una risposta che giunge pochi giorni dopo la chiusura del bando per l'affidamento del Pums (Piano urbano della Mobilità sostenibile) e per il quale sono pervenute una decina di domande. «La gara d'appalto sarà affidata per la metà di luglio - prosegue Piantanida - e il progetto si baserà su dati certi con un'analisi approfondita del traffico. La nostra proposta è quella di creare delle zone cittadine con limite di velocità a 30 km orari così come realizzare nuove piste ciclabili che colleghino il tessuto cittadino. In programma c'è anche la sistemazione di quelle esistenti, e questo fin da subito». Il percorso del Pums è iniziato nel mese di novembre quando è stata presentata la proposta di ammissione del comune di Novara ai fondi statali; a dicembre il Comune è stato ammesso con 343 mila euro di finanziamento, ma anche per la messa in sicurezza delle piste ciclabili e dei percorsi pedonali esistenti. «Il piano prevede anche l'accesso a fondi europei - continua l'assessore - che ci permetteranno di mettere in campo una vera e propria mobilità green: dall'affitto dei monopattini da parte del Comune che saranno a disposizione dei cittadini: magari con una prova di tre mesi per capire se è un mezzo che ai novaresi può piacere; il bike sharing anche con pedalata assistita attraverso un sistema innovativo che permette di parcheggiare le biciclette in qualsiasi luogo della città con un metodo gps e, perchè no, il car sharing con auto elettriche, per quanto bisogna valutare se in una città come Novara questo tipo di servizio può essere appetibile. Progetti che prevedono un investimento di 100 mila euro, ma che contiamo possano appunto essere finanziati con un contributo europeo». Infine il tema dell'ampliamento della ztl, già discusso nello scorse mese di novembre (leggi qui): «Europa e Regione hanno imposto che entro il 2030 il 100% dei centri storici debba essere ztl. Noi abbiamo previsto che tutta la zona sia accessibile in auto ai soli autorizzati, 24 ore su 24, con la cerchia dei baluardi come linea di confine prevedendo anche un ampliamento della zona pedonale. Il piano passa anche dal potenziamento dei mezzi pubblici studiando un servizio in grado di interscambiarsi con quello su rotaia e permettendo a chi deve partire o arriva in stazione di usufruire subito degli autobus di città».

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