Garbagna: deposito illecito di rifiuti, una denuncia

Trecento metri cubi di rifiuti misti (ferro, plastica, legno e vetro), tutto materiale proveniente da opere di demolizione e ristrutturazione edilizia, depositati in modo incontrollato all’interno di una proprietà privata nel territorio del comune di Garbagna Novarese, sono stati trovati dai carabinieri delle stazioni forestali di Borgolavezzaro e Novara durante un normale servizio di controllo del territorio. Il proprietario dell’area, residente a Garbagna, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di illecito smaltimento e deposito incontrollato di rifiuti e l’area è stata sottoposta a sequestro d’iniziativa, provvedimento convalidato nei giorni scorsi.

 

 

«In questi giorni – fanno sapere dal comando – le attività di pattugliamento e la presenza sul territorio sono state notevolmente potenziate per  assicurare il pieno rispetto delle misure di contenimento contro la diffusione del Covid 19 e, nel contempo, per evitare che, approfittando di una minore presenza sul territorio dei cittadini, possa essere agevolata la commissione di reati contro il patrimonio ambientale. Dall’inizio di questo periodo di emergenza sanitaria si tratta del quarto provvedimento di sequestro giudiziale assunto in concomitanza ad altrettanti casi di violazione ambientale accertata».

 

 

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Garbagna: deposito illecito di rifiuti, una denuncia

Trecento metri cubi di rifiuti misti (ferro, plastica, legno e vetro), tutto materiale proveniente da opere di demolizione e ristrutturazione edilizia, depositati in modo incontrollato all’interno di una proprietà privata nel territorio del comune di Garbagna Novarese, sono stati trovati dai carabinieri delle stazioni forestali di Borgolavezzaro e Novara durante un normale servizio di controllo del territorio. Il proprietario dell’area, residente a Garbagna, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per l’ipotesi di reato di illecito smaltimento e deposito incontrollato di rifiuti e l’area è stata sottoposta a sequestro d’iniziativa, provvedimento convalidato nei giorni scorsi.

 

 

«In questi giorni – fanno sapere dal comando – le attività di pattugliamento e la presenza sul territorio sono state notevolmente potenziate per  assicurare il pieno rispetto delle misure di contenimento contro la diffusione del Covid 19 e, nel contempo, per evitare che, approfittando di una minore presenza sul territorio dei cittadini, possa essere agevolata la commissione di reati contro il patrimonio ambientale. Dall’inizio di questo periodo di emergenza sanitaria si tratta del quarto provvedimento di sequestro giudiziale assunto in concomitanza ad altrettanti casi di violazione ambientale accertata».

 

 

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