Bonus bici e monopattini, ma solo nei centri con più di 50 mila abitanti

Emergenza coronavirus significa anche cercare di ridurre la presenza di persone sui mezzi pubblici, la qui affluenza è di per sé essere già contingentata. Da qui l’iniziativa rivolta all’incentivo all’acquisto di biciclette ed e-bike, ma anche a monopattini elettrici, segway, hover board e monowheel.

Il tanto sospirato “Decreto rilancio” varato dal governo contiene, infatti, uno stanziamento di 120 milioni di euro relativo a quello che molti hanno già ribattezzato “bonus bici”: una misura che copre il 60% delle spesa (per un valore massimo di 500 euro) per l’acquisto di questi mezzi “alternativi”, con la novità rappresentata dalla retroattività: potrà infatti essere utilizzato (ma una volta sola) per gli acquisti avvenuti dallo scorso 4 maggio e fino al prossimo 31 dicembre.

 

 

Un incentivo che, però, non potrà essere utilizzato da tutti ma solo dai residenti maggiorenni in comuni con più di 50 mila abitanti. In Piemonte Un “tetto” raggiunto oltre che da Torino, solamente da quattro capoluoghi di provincia (Novara, Alessandria, Asti e Cuneo) e da un grosso centro urbano della prima cintura dell’area metropolitana subalpina come Moncalieri. Cioè sei comuni su quasi 1.200…

Di «iniziativa lodevole» ha parlato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, il novarese Matteo Marnari, anche se «il criterio di assegnazione dei bonus non ha senso».

Da qui un’ulteriore critica da parte dell’esponente della giunta regionale guidata da Alberto Cirio nei confronti di Palazzo Chigi: «Ci troviamo di fronte al segnale di un governo che ormai assume decisioni approssimative e superficiali, creando cittadini di serie A e di serie B e che in questo caso tagliano fuori più di tre milioni di piemontesi».

Qualche critica, quantomeno per queste sue limitazioni, è arrivata anche da una forza di maggioranza a livello nazionale come Italia Viva: «Ci sarebbe piaciuto – ha dichiarato in proposito il coordinatore provinciale del partito, Giuseppe Genoni – che questo bonus venisse esteso senza limiti particolari, ma al tempo stesso capiamo la filosofia di questo provvedimento, che punta a incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi nelle città medio – grandi, dove l’impatto ambientale dovuto all’inquinamento è sicuramente maggiore».

Al momento non sono ancora state definite le modalità per l’erogazione del “bonus”. Si starebbe definendo la possibilità di allestire online una piattaforma alla quale potranno accedere venditore e cliente. Una volta “registrato” lo scontrino, il contributo verrebbe accreditato. In alternativa il venditore potrebbe praticare immediatamente lo sconto, per poi recuperare la differenza forando alla stessa piattaforma i documenti di vendita.

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Luca Mattioli

Una risposta

  1. Guardi che il decreto comprende i capoluoghi di provincia indipendentemente dagli abitanti. L’articolo dunque ingiustificatamente afferma che vengano escluse alcuni capoluoghi di provincia!

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Bonus bici e monopattini, ma solo nei centri con più di 50 mila abitanti

Emergenza coronavirus significa anche cercare di ridurre la presenza di persone sui mezzi pubblici, la qui affluenza è di per sé essere già contingentata. Da qui l’iniziativa rivolta all’incentivo all’acquisto di biciclette ed e-bike, ma anche a monopattini elettrici, segway, hover board e monowheel. Il tanto sospirato “Decreto rilancio” varato dal governo contiene, infatti, uno stanziamento di 120 milioni di euro relativo a quello che molti hanno già ribattezzato “bonus bici”: una misura che copre il 60% delle spesa (per un valore massimo di 500 euro) per l’acquisto di questi mezzi “alternativi”, con la novità rappresentata dalla retroattività: potrà infatti essere utilizzato (ma una volta sola) per gli acquisti avvenuti dallo scorso 4 maggio e fino al prossimo 31 dicembre.     Un incentivo che, però, non potrà essere utilizzato da tutti ma solo dai residenti maggiorenni in comuni con più di 50 mila abitanti. In Piemonte Un “tetto” raggiunto oltre che da Torino, solamente da quattro capoluoghi di provincia (Novara, Alessandria, Asti e Cuneo) e da un grosso centro urbano della prima cintura dell’area metropolitana subalpina come Moncalieri. Cioè sei comuni su quasi 1.200… Di «iniziativa lodevole» ha parlato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, il novarese Matteo Marnari, anche se «il criterio di assegnazione dei bonus non ha senso». Da qui un’ulteriore critica da parte dell’esponente della giunta regionale guidata da Alberto Cirio nei confronti di Palazzo Chigi: «Ci troviamo di fronte al segnale di un governo che ormai assume decisioni approssimative e superficiali, creando cittadini di serie A e di serie B e che in questo caso tagliano fuori più di tre milioni di piemontesi». Qualche critica, quantomeno per queste sue limitazioni, è arrivata anche da una forza di maggioranza a livello nazionale come Italia Viva: «Ci sarebbe piaciuto - ha dichiarato in proposito il coordinatore provinciale del partito, Giuseppe Genoni - che questo bonus venisse esteso senza limiti particolari, ma al tempo stesso capiamo la filosofia di questo provvedimento, che punta a incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi nelle città medio - grandi, dove l’impatto ambientale dovuto all’inquinamento è sicuramente maggiore». Al momento non sono ancora state definite le modalità per l’erogazione del “bonus”. Si starebbe definendo la possibilità di allestire online una piattaforma alla quale potranno accedere venditore e cliente. Una volta “registrato” lo scontrino, il contributo verrebbe accreditato. In alternativa il venditore potrebbe praticare immediatamente lo sconto, per poi recuperare la differenza forando alla stessa piattaforma i documenti di vendita.

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