Se i furti in appartamento si sono praticamente azzerati nel periodo del lockdown, quel che non ha conosciuto sosta è stato il fenomeno delle truffe, riuscite o tentate, ai danni di anziani che, se possibile, ha addirittura registrato un aumento. A decine infatti gli episodi denunciati in città e in provincia. Dalle telefonate del “solito nipote” che aveva avuto un incidente e aveva urgente bisogno di soldi per essere “tolto dai guai” a quelle del “parente” colpito dal Covid, ricoverato in ospedale e bisognoso di denaro per le cure.
Ma, accanto all’ultima “variante” della truffa che si è modellata sui tempi della pandemia, ricompaiono, una volta allentate le misure restrittive per gli spostamenti individuali, anche i raggiri, per così dire, “tradizionali” con la pletora di sedicenti addetti “incaricati di fare controlli”.
E sarebbe proprio a quest’ultima tranche, che, da quanto appreso, apparterrebbe l’ultimo episodio accaduto, e denunciato, nei giorni scorsi nel Novarese che ha visto vittima un ottantenne raggirato da un falso tecnico per un bottino di più di mille euro.
La denuncia stata sporta ai carabinieri. E dalle forze dell’ordine torna, rinnovato, l’appello, rivolto soprattutto alle fasce più fragili: massima attenzione e cautela e, in caso di dubbio, nessuna esitazione a contattare il 112.