Ex Macello: «Partita la rimozione dell’amianto, verso un recupero totale». I residenti di via Pontida si erano accorti da inizio settimana che qualcosa si stava muovendo all’interno dell’area abbandonata: degli operatori avevano iniziato a sfoltire le erbacce al suo interno. Oggi l’annuncio ufficiale del sindaco Alessandro Canelli: «Finalmente, dopo oltre dieci anni di attesa sono iniziati i lavori all’ex Macello dove è già stato rimosso l’amianto dai primi due edifici, quelli considerati più urgenti dall’ultima relazione di Arpa. Un intervento che continuerà sul resto delle strutture e che sarà portato a termine entro la fine di settembre. Via l’amianto da Novara prima dalle scuole ed ora dall’ex Macello dove i lavori non si limiteranno alla rimozione dell’eternit ma si amplieranno ad un progetto di recupero totale dell’area», precisa il primo cittadino.
La sfida della riqualificazione
La sfida della riqualificazione resta dunque ancora aperta e collegata a Casa Bossi. A inizio anno il Comune ha affidato, tramite avviso pubblico, la valutazione dell’area e della dimora antonelliana alla Rina Prime Value Services Spa di Genova, con ruolo di advisor (che inizialmente sembrava dovesse svolgere il Demanio). Fra i suoi compiti anche quello di redarre un piano di sostenibilità e un’ipotesi di redditività. La società genovese ha tempo un anno per assolvere ai propri compiti.
A febbraio 2019 Canelli aveva dichiarato a La Voce: «L’idea è di sganciare entrambi i siti novaresi dall’operazione che, attualmente, li vede inclusi in un pacchetto che comprende anche la Manifattura tabacchi di Torino. Il progetto è inserito in un project financing con Ream, che con i 3 siti avrebbe avuto un fondo di capienza più ampio. Il progetto per Novara è pronto e vogliamo accelerarlo». (leggi qui l’articolo completo).
Come si è arrivati alla bonifica
Dopo anni di abbandono, nonché di occupazioni abusive e sgomberi, sarà dunque la volta buona per l’ex Macello? Durante la giunta Ballarè due aste sull’immobile andarono deserte; una delle più grandi criticità era rappresentata proprio dall’obbligo di bonifica dall’amianto a carico dell’acquirente. Tema ambientale e legato alla salute dei cittadini su cui il Comitato spontaneo ha sempre cercato di tenere alta l’attenzione. I controlli sullo stato della struttura, che oggi hanno portato all’avvio degli interventi di rimozione, sono frutto di un incontro avvenuto proprio fra il Comitato e il sindaco Canelli a gennaio 2019. Subito dopo «il Comune di Novara aveva chiesto ad Asl e ad Arpa nuove verifiche, dopo una seconda analisi risalente al 2011 e alla quale, all’epoca, non era stato dato operativamente seguito. Verifiche – precisa la nota di Palazzo Cabrino – che hanno confermato l’ammaloramento particolare di due edifici (i primi oggetto di intervento)». Alla luce di quegli esiti Canelli si era impegnato ad attivare le procedure per la bonifica qualora l’iter per la riqualificazione non avesse visto sviluppi decisivi entro la fine del 2019. «Abbiamo partecipato ad un bando della Regione Piemonte – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Paganini – che ci ha dato la possibilità di procedere con la rimozione dell’eternit dalle scuole della città che necessitavano, anch’esse da tempo, di questo genere di intervento. Ora si passa all’ex Macello, un’area da troppi anni abbandonata a se stessa». I lavori proseguono sulle prime due coperture in amianto per poi intervenire sulla rimozione del rimanente eternit sui tetti degli altri edifici presenti nell’area. Il termine dell’intervento è previsto per settembre.
Di seguito una fotogallery degli interventi che illustra lo stato dei luoghi