Novara diventa ecocentro per la raccolta degli oli da cucina. Ieri al castello è stato firmato il protocollo tra Comune e Regione che a sua volta ha sottoscritto un accordo con il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli esausti (Conoe) proprio allo scopo di avvivare in Piemonte una campagna di comunicazione sul recupero differenziato di questo materiale.
«Novara è sempre stata attenta alla raccolta differenziata e per anni abbiamo primeggiato – ha detto il sindaco Alessandro Canelli durante la firma dell’accordo al castello -. Da un anno è partita la tariffa puntuale in alcune zone, che sarà poi sviluppata sul resto della città. In concomitanza con la sperimentazione nel quartiere Ovest dopo l’estate, daremo il via anche alla raccolta specifica degli oli da cucina».
«La raccolta di questo scarto destinato alla raffinazione da parte di aziende specializzate – ha specificato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – in Piemonte oscilla da 283 tonnellate del 2013 a 444 del 2019, ma che secondo il Conoe potrebbero diventare 7.399 aggiungendo le utenze domestiche con una raccolta media di 1,7 litri pro capite all’anno».
«A livello operativo – ha spiegato il presidente di Anna Yari Negri – abbiamo individuato i condomini con più di venti unità famigliare che potranno dare il via alla raccolta attraverso appositi flaconi. Questo significa salvaguardia delle tubature e maggiore sensibilizzazione. Gli scarti degli oli continueranno, comunque, a essere raccolti anche nelle isole ecologiche».