Cinquant’anni fa, esattamente il 7 e 8 giugno del 1970, si tennero le prime eleezioni regionali in tutta l’Italia, e ovviamente anche in Piemonte. Grande battaglia fra la Democrazia Cristiana che ottenne 20 seggi e i partiti della sinistra, comunisti 13 e socialisti 5. Alla fine fu possibile realizzare un governo di centro-sinistra comprendente Democrazia Cristiana, socialisti, socialdemocratici, liberali e repubblicani. Presidente fu eletto il democristiano Edoardo Calleri, torinese.
I novaresi che approdarono a Palazzo Lascaris a Torino furono sette: i democristiani Beltrami e Borando; i comunisti Sanlorenzo e Bono; i socialisti Fonio e Cardinali; il missino Carazzoni.
Particolarmente interessante fu la vicenda che si svolse nelle file della Democrazia Cristiana di Novara dove si opponevano le forze del centro-destra di matrice scalfariana e quelle di centro-sinistra. I primi candidari erano sulla carta l’avvocato Cassietti e l’ingegner Capuani, nomi importanti per il territorio, e rappresentanti di quel centro-sinistra novarese che aveva il suo leader nell’onorevole Sandro Giordano.
Ma la Dc novarese era sempre stata inespugnabile feudo dell’onorevole Scàlfaro, allora ministro dei trasporti. In quel frangente, per contrastare l’elezione “certa” di Capuani e Cassietti, il ministro Scàlfaro mse in campo tutte le sue forze presentando e sostenendo due candidati inediti, il geometra Vittorio Beltrami di Omegna e il geometra Carlo Borando di Novara.
Fu una battaglia interna alla Dc novarese senza esclusione di colpi. Scalfaro si impegnò in prima persona, mobilitando tutti i suoi seguaci che a Novara e territorio erano molti. E alla fine ottenne il clamoroso risultato di portare al consiglio regionale di Torino proprio Beltrami e Borando, sconfiggendo Capuani e Cassieetti che non perdonarono mai a Scàlfaro quella inattesa beffa.
In seguito Borando e Beltrani furono anche scelti cone assessori regionali, mentre come “premio di consolazione” a Capuani fu affidata la presidenza della Camera di Commercio di Novara e all’avvocato Cassietti la presidenza dell’INA-Assitalia.