«A Novara, ma la situazione è generalizzata, la ripresa è molto lenta – commenta Luigi Minicucci di Confesercenti Piemonte Orientale – i parrucchieri, appena riaperti i negozi, lavoravano anche 16 ore al giorno, ora sono tornati ad una sorta di “normalità”; bar e ristoranti sono a un terzo del fatturato rispetto a prima dell’emergenza; per il comparto alimentare, i piccoli negozi di vicinato, che avevano lavorato durante la chiusura e avevano garantito i servizi di consegna a domicilio, e i mercatali sono tornati ad essere nella situazione in cui si trovavano prima, visto che in linea di massima i consumatori sono tornati a servirsi alla grande distribuzione. E per il settore dell’abbigliamento…c’è da augurarsi che qualcosa si muova».
E qualcosa potrebbe muoversi da mercoledì 1° luglio. Domani infatti in Regione, all’esame della prima commissione, arriva il disegno di legge “Misure per il commercio a fronte dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” approvato dalla Giunta «per sostenere la ripartenza e la ripresa del sistema commerciale piemontese – ha spiegato l’assessore regionale al commercio, Vittoria Poggio – nelle migliori condizioni di competitività ed efficienza e adottando una linea di apertura e liberalizzazione del mercato».
Si tratta, nella sostanza, di una modifica alla legge regionale con la quale si stabilisce, per quest’anno, di permettere le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti i saldi, quest’anno posticipati al 1° agosto.
«Come associazioni (Confesercenti e Confcommercio, ndr) – commenta Minicucci – abbiamo dato parere positivo anche perché analoga modifica è stata proposta, ed approvata, nella vicina Lombardia e due nostre province, Novara e Vco, confinano direttamente. Personalmente non ero molto d’accordo perché dopo aver chiesto e ottenuto di posticipare i saldi per dare un po’ di respiro ai commercianti, mettere le vendite promozionali un mese prima di fatto è come anticipare i saldi, anche se non sono tecnicamente la medesima cosa (i saldi sono su tutta la merce, le vendite straordinarie o promozionali possono riguardare anche solo una tipologia, ndr) e i saldi hanno di certo un maggior impatto; ma la Lombardia ha fatto la deroga e noi abbiamo dovuto adeguarci. Anche se questa non è la situazione migliore bisogna cercare di ripartire».