Novara, ultimo ostacolo verso la finale per la B. Tutti a disposizione per la sfida che mette in palio un sogno prima ancora che una stagione: sì perché gli azzurri di Banchieri si ritrovano per la prima volta dopo tempo al gran completo, proprio alla vigilia della delicatissima trasferta al Mapei Stadium di Reggio Emilia di stasera, venerdì 17 luglio, alle 20.30. In palio un posto nella finalissima che mercoledì prossimo assegnerà la quarta e ultima promozione in serie B. Un sogno a occhi aperti per il Novara, che il suo campionato – di fatto – lo ha già vinto.
L’obiettivo dichiarato della stagione 2019-2020, infatti, è sempre stato quello di ricucire il rapporto con la città e i tifosi e, soprattutto, di ricostruire quell’entusiasmo che prima la brutta retrocessione del 2018 e poi la semi-fallimentare annata 2018-2019 avevano sopito. Questo, gettando all’aria di fatto un decennio di “era De Salvo” in cui Novara aveva letteralmente riscoperto la sua squadra di calcio e se ne era riappropriata, accompagnando la cavalcata trionfale in serie A ma anche la successiva discesa e rilancio, stabilizzandosi tra le protagoniste della serie cadetta.
Tornando alla sfida di domani, torna Pogliano in mezzo alla difesa (e al di là delle garanzie offerte da Bove prima e da Bellich poi, è un’ottima notizia) dopo la squalifica e per il resto Banchieri dovrebbe affidarsi al solito “undici” con Piscitella e Pinzauti in vantaggio per le due maglie in palio nel tridente (quella di Gonzalez non si tocca) rispettivamente su Cisco e Bortolussi. Non è in dubbio invece (altra ottima notizia) il leader della difesa Sbraga, autore di un gol decisivo a Carpi e costretto a terminare – con ottimi risultati – da punta la sfida dei quarti di finale, a causa dei crampi.
Se la “benzina” messa nelle gambe con le tre partite fin qui disputate (contro una della Reggiana, per altro soffertissima contro il Potenza) è un ottimo propellente, altrettanto lo è l’entusiasmo e la leggerezza di chi sa, come già detto prima di Carpi, di non aver nulla da dimostrare o “pressioni” da assecondare.
Il Novara ha già fatto più di quel che gli si chiedeva e oggi va in campo solo per un sogno da difendere e, magari, conquistare. Soprattutto, non conta più il passato: a differenza che nei turni precedenti, in caso di parità infatti il Novara non sarebbe eliminato a causa del ranking pregresso della regular season ma ci sarebbero eventualmente supplementari e rigori. Un “paracadute” in più per gli azzurri che potrebbe anche fare la differenza.