Italia in bici: «Dimostriamo come si può fare turismo senza rischi»

Sono partiti il 14 luglio da Bergamo e arriveranno a Saint Vincent l’11 di agosto attraversando tutte le ragioni. Un “classico” dell’Italia, verrebbe da pensare, ma tanto classico non è: Stefano Francescutti, novarese, e Laura D’Alessandro, vercellese, si muovono in tandem, 3mila chilometri in bicicletta, un’unica bicicletta «Dove sono necessari collaborazione e comunicazione, per raggiungere un fine comune. Cosa è questa, se non la metafora per rilanciare il nostro paese?» dicono i due che proprio oggi, sabato 18 luglio, partiranno da Pegolette per arrivare a Comacchio.

“Nuoviventi”, è questo il nome del progetto che ha un fine ben preciso: «Vogliamo documentare in modo inedito che in Italia è possibile fare turismo senza rischi, rilanciando il settore che probabilmente più di tutti pagherà questa crisi, è un’originale prospettiva con cui guardare ai prossimi anni 20 e questo stop che ci è stato imposto non può che esserne lo spunto. Uno stop necessario, che intuivamo sarebbe arrivato e che ci mette davanti a un futuro sicuramente diverso da come l’avevamo immaginato. Uno stop che è solo un altro start. Dove soffieranno, appunto, NuoviVenti».

 

 

Ogni giorno una meta, un posto diverso dove dormire, sempre prenotato per essere sicuri di avere un posto, qualche pasto condiviso con le persone che incontrano lungo il cammino. Francesco è nel mondo del cicloturismo da tempo, ne scrive, lavoro per un tour operator, conosce la materia insomma; Laura ha la passione per le foto e così insieme hanno creato il giusto mix: «Io racconto e lei arricchisce con le fotografie, ogni giorno sulla nostra pagina Facebook “Tandem in better” e anche su Instagram raccontiamo la nostra giornata, in modo piacevole, sperando di essere graditi ai nostri lettori». Laura e Francesco avranno un bagaglio più che carico quando concluderanno il viaggio: «Impari tanto, la fatica, le cose piacevoli, conosci un sacco di persone. Quando qualcuno ci vede in giro con il tandem siamo alieni agli occhi di queste persone, poi abbiamo tante bandierine, diciamo che non passiamo inosservati».

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Italia in bici: «Dimostriamo come si può fare turismo senza rischi»

Sono partiti il 14 luglio da Bergamo e arriveranno a Saint Vincent l’11 di agosto attraversando tutte le ragioni. Un “classico” dell’Italia, verrebbe da pensare, ma tanto classico non è: Stefano Francescutti, novarese, e Laura D’Alessandro, vercellese, si muovono in tandem, 3mila chilometri in bicicletta, un’unica bicicletta «Dove sono necessari collaborazione e comunicazione, per raggiungere un fine comune. Cosa è questa, se non la metafora per rilanciare il nostro paese?» dicono i due che proprio oggi, sabato 18 luglio, partiranno da Pegolette per arrivare a Comacchio.

“Nuoviventi”, è questo il nome del progetto che ha un fine ben preciso: «Vogliamo documentare in modo inedito che in Italia è possibile fare turismo senza rischi, rilanciando il settore che probabilmente più di tutti pagherà questa crisi, è un’originale prospettiva con cui guardare ai prossimi anni 20 e questo stop che ci è stato imposto non può che esserne lo spunto. Uno stop necessario, che intuivamo sarebbe arrivato e che ci mette davanti a un futuro sicuramente diverso da come l’avevamo immaginato. Uno stop che è solo un altro start. Dove soffieranno, appunto, NuoviVenti».

 

 

Ogni giorno una meta, un posto diverso dove dormire, sempre prenotato per essere sicuri di avere un posto, qualche pasto condiviso con le persone che incontrano lungo il cammino. Francesco è nel mondo del cicloturismo da tempo, ne scrive, lavoro per un tour operator, conosce la materia insomma; Laura ha la passione per le foto e così insieme hanno creato il giusto mix: «Io racconto e lei arricchisce con le fotografie, ogni giorno sulla nostra pagina Facebook “Tandem in better” e anche su Instagram raccontiamo la nostra giornata, in modo piacevole, sperando di essere graditi ai nostri lettori». Laura e Francesco avranno un bagaglio più che carico quando concluderanno il viaggio: «Impari tanto, la fatica, le cose piacevoli, conosci un sacco di persone. Quando qualcuno ci vede in giro con il tandem siamo alieni agli occhi di queste persone, poi abbiamo tante bandierine, diciamo che non passiamo inosservati».

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