La “squadra” di Jean Luc Gala, ordinario all’Università Cattolica di Louvain, “capo missione” di B-Life, lascia il quartier generale del PalaVerdi dopo una settimana di test sierologici e virologici e torna in Belgio.
Il team composto da medici e biologici molecolari, arrivati in Piemonte (la prima tappa a Torino) a giugno, grazie all’attivazione della Regione per una missione finanziata dall’agenzia spaziale europea, oltre che Università Cattolica di Louvain e il supporto di Governo lussemburghese e Rotary internazionale, ha terminato con oggi lo screening, su base volontaria, sul campione “selezionato” di lavoratori che, appartenenti ad alcune categorie (associazioni di volontariato, Protezione Civile, Croce Rossa e dipendenti di enti pubblici e aziende aderenti a Confservizi) hanno lavorato durante il lock down.
Con i 91 di oggi (lunedì) sono stati 1179 i test sierologici eseguiti nell’arco dei sette giorni di permanenza in città del laboratorio mobile, 124 dei quali hanno dato esito positivo in termini di anticorpi, confermando così quella percentuale del 10% di persone venute a contatto con il virus che già era emersa dai dati di metà settimana.
Un lavoro d’equipe e un cronoprogramma rigidamente rispettato, per la “missione” in terra novarese alla cui realizzazione, in termini di supporto per la gestione logistica, hanno collaborato Protezione civile, Croce rossa, volontari di varie associazioni, oltre a tecnici comunali e dipendenti di Assa e Acqua Novara e Vco che si sono messi a disposizione degli uffici comunali.