La Regione Piemonte aderisce al progetto “Move in” (Monitoraggio veicoli inquinanti) già adottato dalla Lombardia, nell’ambito del Piano regionale della qualità dell’aria. Ogni anno, all’arrivo dell’autunno, scattano inevitabili i superamenti di alcuni inquinanti atmosferici e, parallelamente, le limitazioni al traffico. Ogni anno tuttavia, per tutte quelle classi di veicoli inquinanti, diesel o benzina, scattano anche le inevitabili deroghe agli spostamenti per evitare riflessi impattanti sia sulle attività economiche o imprenditoriali, sia, per i privati cittadini, sul fatto di non poter più usare l’auto o, in alternativa, di acquistarne una nuova, cosa, quest’ultima, non sempre fattibile per questioni meramente economiche.
Ma, proprio per superare la logica di continue deroghe, su proposta dell’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, è arrivata all’esame della Giunta la delibera per l’adesione al progetto. Nella sostanza si tratta dell’installazione a bordo dei veicoli inquinanti di una “scatola nera” in grado di rilevare e fornire i dati di percorrenza reale con lo scopo di introdurre nuove modalità di controllo più efficaci ed eque per la riduzione delle emissioni; ovvero permettere condizioni di mobilità modulandole su due parametri di riferimento: l’uso effettivo del veicolo e il suo reale “impatto” inquinante.
Il progetto “Move in”, con adeguate modifiche per adattarlo alla realtà piemontese, dovrebbe essere avviato in via sperimentale già a partire dal prossimo mese di ottobre.
«Andiamo a superare le deroghe – spiega l’assessore Marnati – oggi molto limitanti per questi veicoli, stabilendo nella sostanza quanti chilometri all’anno possono fare».
«Continuiamo a fare azioni innovative – aggiunge – con una duplice finalità: sostenere la questione ambientale, e quindi migliorare la qualità dell’aria e, parallelamente permettere ad alcune categorie di non avere la macchina chiusa in garage ma di poter percorrere un certo numero di chilometri all’anno. Un investimento che Regione Piemonte fa per sostenere il parco auto di chi non può permettersi di cambiare la macchina, escludendo auto storiche sulle quali stiamo lavorando per trovare soluzioni».