Stop al superticket a partire dal 1 settembre

Stop al superticket a partire dal 1 settembre. Non si pagherà più su visite ed esami ambulatoriali a prescindere dal reddito. Un provvedimento valido su tutto il territorio regionale. Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità e coordinatore nazionale della Commissione Salute, Luigi Icardi, che domani, venerdì 28 agosto, proporrà alla giunta regionale di recepire la circolare del Ministero della Salute sull’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevista dalla legge di bilancio nazionale.

Il provvedimento entrerà in funzione per tutte le prestazioni ambulatoriali senza bisogno di una specifica richiesta da parte del cittadino.

 

 

«Il risparmio per gli utenti piemontesi – dichiara Icardi – nel solo periodo da settembre a dicembre 2020, è stimato intorno ai 18 milioni di euro. Si tratta di un’azione di indubbia equità nell’accesso alle cure, che riporta tutte le Regioni sullo stesso piano, eliminando le sperequazioni che si erano create nella diversa applicazione regionale della norma (in Piemonte il superticket era applicato in rapporto al valore economico della singola ricetta), oltre che andando nella giusta direzione di avvicinare sempre di più la Sanità pubblica al cittadino».

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Stop al superticket a partire dal 1 settembre. Non si pagherà più su visite ed esami ambulatoriali a prescindere dal reddito. Un provvedimento valido su tutto il territorio regionale. Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità e coordinatore nazionale della Commissione Salute, Luigi Icardi, che domani, venerdì 28 agosto, proporrà alla giunta regionale di recepire la circolare del Ministero della Salute sull’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevista dalla legge di bilancio nazionale.

Il provvedimento entrerà in funzione per tutte le prestazioni ambulatoriali senza bisogno di una specifica richiesta da parte del cittadino.

 

 

«Il risparmio per gli utenti piemontesi – dichiara Icardi – nel solo periodo da settembre a dicembre 2020, è stimato intorno ai 18 milioni di euro. Si tratta di un’azione di indubbia equità nell’accesso alle cure, che riporta tutte le Regioni sullo stesso piano, eliminando le sperequazioni che si erano create nella diversa applicazione regionale della norma (in Piemonte il superticket era applicato in rapporto al valore economico della singola ricetta), oltre che andando nella giusta direzione di avvicinare sempre di più la Sanità pubblica al cittadino».

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