Scuola, caos trasporti. Il presidente Sun: «Nessuno sarà lasciato a piedi». Uno dei nodi più complessi in vista del nuovo anno scolastico è quello del trasporto pubblico locale. Le attuali regole in tema di distanziamento sociale, infatti, sui mezzi sono poco praticabili e rischiano di creare un disservizio agli utenti, sia studenti che lavoratori.
Nell mattinata di ieri, su proposta del liceo scientifico Antonelli, alcuni dirigenti degli istituti superiori si sono ritrovati per stabilire regole più o meno comuni a tutte le scuole della città proprio allo scopo di agevolare il trasporto. Ne sono uscite due proposte generali: ingressi e uscite scaglionati, didattica in presenza supportata da quella a distanza.
«Tutte le scuole si stanno organizzando per cercare di alleggerire il potenziale carico dei mezzi – spiega il presidente di Sun, Gaetano D’Aurea -. Inoltre dalla conferenza Stato Regioni è emerso che la capienza massima su ogni bus è stata innalzata dal 50 all’80% e questo ci rassicura. La proposta che era stata paventata a livello nazionale, cioè di investimento per l’acquisto di nuovi mezzi, è infatti impraticabile per questo nuovo anno scolastico: serve una gara d’appalto e circa 12/18 mesi di tempo».
L’azienda novarese, però, garantisce un regolare servizio: «Siamo dotati di dieci mezzi da 15 metri e sei da 18 metri e forse riusciamo a recuperarne qualcun’altro. Sono bus utilizzati quasi esclusivamente per gli studenti che arrivano dalla conurbazione di Cerano, Trecate, Galliate, Romentino e Cameri. I mezzi arrivano in stazione, scaricano gli studenti che a quel punto salgono su un altro bus cittadino e caricano studenti e lavoratori che arrivano a Novara in treno. Dalla riunione tra dirigenti scolastici attendiamo la tabella definitiva con gli orari, così come siamo in attesa delle linee guida regionali. Sarà comunque un continuo feedback soprattutto con gli autisti che di giorno in giorno ci segnaleranno le eventuali criticità. Sicuramente non lasceremo nessuno a piedi».
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