Inizieranno lunedì 14 settembre i lavori di sistemazione viabilistica di corso Garibaldi e piazza Cavour. Un annuncio che il sindaco Alessandro Canelli aveva fatto lo scorso 28 luglio parlando di «rifacimento integrale di corso Garibaldi, che sembra una strada di Beirut dopo i bombardamenti. In piazza Cavour, invece, la pavimentazione sarà risistemata con serizzo della Val d’Ossola, così come imposto dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali».
La ditta aggiudicataria è l’impresa Cardani di Novara che seguirà l’opera per un ammontare di 575 mila euro. I lavori dureranno 225 giorni dal marciapiede di destra lasciando la stazione alle spalle, per proseguire nelle altre zone interessate, senza interruzione, per il momento, del traffico di veicoli e degli autobus.
In corso Garibaldi, infatti, è previsto il mantenimento della funzionalità del percorso pedonale e dei dehor, dei percorsi e delle fermate del trasporto pubblico locale, degli spazi di sosta veicolare come quelli esistenti. Sarann eseguiti il sottofondo e la pavimentazione stradale, la rimodulazione delle aiuole attorno alle alberate esistenti con l’individuazione delle nuove fermate del TPL e sistemazione delle pavimentazioni in acciottolato e in lastre lapidee esistenti. A completamento di questi interventi verranno adeguati l’impianto di smaltimento delle acque meteoriche, l’impianto di pubblica illuminazione, la segnaletica verticale ed orizzontale.
In piazza Cavour, invece, è in programma il restyling della pavimentazione attraverso la ridefinizione degli attraversamenti pedonali con cubetti in serizzo in sostituzione dei preesistenti in porfido.
«L’intervento a la finalità di riqualificare la zona mantenendo il più fedelmente possibile l’impianto originario che si è tramandato nel tempo. I lavori verranno effettuati a step in modo da creare meno disagi possibili al traffico e ai passanti – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Paganini.
Parallelamente all’affidamento del cantiere, sono stati individuati professionisti che assisteranno agli scavi al fine di salvaguardare al meglio le alberate esistenti e redigere la relazione finale di stabilità.