Ultima settimana di campagna per il referendum costituzionale

E’ iniziata l’ultima settimana della campagna referendaria per l’approvazione o meno della riforma costituzionale riguardante la riduzione dei parlamentari. Giovedì sera nel Salone dell’Arengo del Broletto il “Comitato di cittadini indipendenti per il No” si è presentato ufficialmente con una “lectio” molto partecipata tenuta dal professor Massimo Cavino dell’Università del Piemonte Orientale. Il docente dell’Ateneo novarese ha spiegato le ragioni tecniche, pratiche e giuridiche che lo hanno orientato a schierarsi contro il “taglio” di deputati e senatori. Un “no” che può essere riassunto con l’affermazione «fatta così (la riforma, ndr) non va bene» perché «tocca alcuni equilibri e la centralità di un organo centrale del nostro ordinamento costituzionale come il Parlamento».

Dall’altra parte della… barricata unicamente il Movimento 5 Stelle si è attivato a livello propagandistico per sostenere le ragioni del “sì”. A Novara lo ha fatto allestendo nella giornata di sabato un gazebo (al mattino in largo Don Minzoni e al pomeriggio in piazza delle Erbe) dove attivisti “grillini” guidati dall’ex consigliere comunale Zuca Zacchero hanno spiegato ai cittadini le ragioni per cui sia importante non respingere la riforma: «Le sensazioni sono positive – ci ha detto – e siamo quindi fiduciosi. Ci troviamo di fronte a un’occasione storica, ben riassunta dallo slogan riportato sui volantini “Ora o mai più!”. Perché siamo convinti che in questo momento esistano tutte le condizioni favorevoli e che se malauguratamente questa riforma non dovesse passare non se ne riparlerà più per almeno venti o trenta anni».

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E' iniziata l'ultima settimana della campagna referendaria per l’approvazione o meno della riforma costituzionale riguardante la riduzione dei parlamentari. Giovedì sera nel Salone dell’Arengo del Broletto il “Comitato di cittadini indipendenti per il No” si è presentato ufficialmente con una “lectio” molto partecipata tenuta dal professor Massimo Cavino dell’Università del Piemonte Orientale. Il docente dell’Ateneo novarese ha spiegato le ragioni tecniche, pratiche e giuridiche che lo hanno orientato a schierarsi contro il “taglio” di deputati e senatori. Un “no” che può essere riassunto con l’affermazione «fatta così (la riforma, ndr) non va bene» perché «tocca alcuni equilibri e la centralità di un organo centrale del nostro ordinamento costituzionale come il Parlamento». Dall’altra parte della… barricata unicamente il Movimento 5 Stelle si è attivato a livello propagandistico per sostenere le ragioni del “sì”. A Novara lo ha fatto allestendo nella giornata di sabato un gazebo (al mattino in largo Don Minzoni e al pomeriggio in piazza delle Erbe) dove attivisti “grillini” guidati dall’ex consigliere comunale Zuca Zacchero hanno spiegato ai cittadini le ragioni per cui sia importante non respingere la riforma: «Le sensazioni sono positive - ci ha detto - e siamo quindi fiduciosi. Ci troviamo di fronte a un’occasione storica, ben riassunta dallo slogan riportato sui volantini “Ora o mai più!”. Perché siamo convinti che in questo momento esistano tutte le condizioni favorevoli e che se malauguratamente questa riforma non dovesse passare non se ne riparlerà più per almeno venti o trenta anni».

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