Federico Monti è il nuovo sindaco di Arona

A metà mattina, con 7 sezioni scrutinate su 15, i primi dati attribuiscono a Federico Monti il 67,81% dei voti. Un margine ritenuto dai più ormai incolmabile, che sorprende non poco lo stesso candidato e i suoi collaboratori: «Sono felicissimo – dice il nuovo sindaco della città del “Sancarlone” – Avevamo il sentore che le cose sarebbero andate bene, ma onestamente non in questi termini. Eravamo fiduciosi, però non si può mai dire prima che le urne vengano aperte… Si tratta di un segnale evidente. Gli aronesi hanno voluto premiare il buongoverno di questi anni e, più nello specifico, la gestione dell’emergenza Covid di questi ultimi mesi».

«Adesso – prosegue – ci aspettano cinque anni di duro lavoro. Molti sono i progetti che abbiamo in cantiere. Il nostro obiettivo è certamente quello di non venire meno alla fiducia che i cittadini di Arona ci hanno riposto».

 

 

Sull’altro fronte Massimo Tosi, candidato di “Arona Domani”, viene accreditato del 23,07% dei consensi. Staccatissimo, ma pur sempre secondo. Magra consolazione o forse qualcosa di più? «Nonostante tutto posso dire di essere soddisfatto – confine l’esponente del Pd – Sapevamo di trovarci di fronte a una vera e propria “corazzata” che ha fatto di tutto e di più… A livello personale, scherzando con i miei sostenitori e con anche qualche altro ho sempre detto che non volevo arrivare ultimo. Da questo punto di vista siamo andati bene, meglio, in termini di voti, di cinque anni fa». Adesso si aspetta di ricoprire in Municipio il ruolo di leader dell’opposizione? «Certamente la nostra battaglia non finisce oggi. Insieme al mio gruppo (le prime proiezioni attribuiscono alla lista di Tosi 4 seggi nel prossimo Consiglio comunale, ndr) cercheremo di portare in aula consiliare quella “gentilezza” che ha caratterizzato la nostra campagna elettorale».

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A metà mattina, con 7 sezioni scrutinate su 15, i primi dati attribuiscono a Federico Monti il 67,81% dei voti. Un margine ritenuto dai più ormai incolmabile, che sorprende non poco lo stesso candidato e i suoi collaboratori: «Sono felicissimo - dice il nuovo sindaco della città del "Sancarlone" - Avevamo il sentore che le cose sarebbero andate bene, ma onestamente non in questi termini. Eravamo fiduciosi, però non si può mai dire prima che le urne vengano aperte... Si tratta di un segnale evidente. Gli aronesi hanno voluto premiare il buongoverno di questi anni e, più nello specifico, la gestione dell'emergenza Covid di questi ultimi mesi». «Adesso - prosegue - ci aspettano cinque anni di duro lavoro. Molti sono i progetti che abbiamo in cantiere. Il nostro obiettivo è certamente quello di non venire meno alla fiducia che i cittadini di Arona ci hanno riposto».     Sull'altro fronte Massimo Tosi, candidato di "Arona Domani", viene accreditato del 23,07% dei consensi. Staccatissimo, ma pur sempre secondo. Magra consolazione o forse qualcosa di più? «Nonostante tutto posso dire di essere soddisfatto - confine l'esponente del Pd - Sapevamo di trovarci di fronte a una vera e propria "corazzata" che ha fatto di tutto e di più... A livello personale, scherzando con i miei sostenitori e con anche qualche altro ho sempre detto che non volevo arrivare ultimo. Da questo punto di vista siamo andati bene, meglio, in termini di voti, di cinque anni fa». Adesso si aspetta di ricoprire in Municipio il ruolo di leader dell'opposizione? «Certamente la nostra battaglia non finisce oggi. Insieme al mio gruppo (le prime proiezioni attribuiscono alla lista di Tosi 4 seggi nel prossimo Consiglio comunale, ndr) cercheremo di portare in aula consiliare quella "gentilezza" che ha caratterizzato la nostra campagna elettorale».

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