In quattro sul podio e tre menzioni d’onore. Si è tenuta mercoledì 23 settembre la premiazione del concorso fotografico “Paesaggi storici e mestieri antichi” proposta in tempo di Covid dall’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e del lago Maggiore per rivivere un po’ di storia in un momento tanto particolare. L’appuntamento è stato dato a Villa Picchetta con la presidente Atl Maria Rosa Fagnoni, Erika Vellera vicepresidente dell’Ente, l’assessore comunale Elena Nardulli, la responsabile del settore Pianificazione e Promozione territoriale Monica Perroni ed Emiliana Mongiat e Mario Balossini, in giuria.
Quattro persone sul podio, con un pari merito sul gradino più alto. Al terzo posto “Mungitura in alpeggio” di Maria Grazia Schiapparelli: «E’ una foto di 20 anni fa, – ha spiegato – scattata al rifugio Chiaromonte. Una foto che mi piace perché ritrae posti dove la vita è ancora antica, non c’è il progresso che intendiamo noi oggi». Al secondo posto “Vendemmia” a nome del Comune di Ghemme con la presenza dell’assessore alla Cultura Piero Rossi come rappresentante: «La vendemmia rappresenta il nostro paese, – ha spiegato – è uno scatto del 1968».
Sul gradino più alto del podio Federica Mingozzi, assente, con “Famiglia in festa” e Sergio Colombo con “Cercatori di ciottoli sul Ticino con la troupe Svizzera”. «La foto è davvero un pezzo di storia, di un’attività che anni e anni fa si svolgeva, la ricerca dei sassi bianchi, di prima e seconda scelta, dell’oro e del quarzo».
Molto soddisfatti gli organizzatori: «Siamo contenti perché le foto sono arrivate da tante aree del nostro lago, abbiamo ricoperto la zona che ci compete, – ha detto Vellera – la fotografia è storia, pezzi di vita, è un concorso che riproporremo volentieri». A promuovere tanto l’iniziativa anche Fagnoni: «I contest sono ormai fondamentali, si raggiungono tante persone e si crea comunità».