Al via una nuova fase di interventi di restauro per la chiesa di San Bernardo a Colazza; interventi promossi dalla parrocchia di Colazza, grazie al sostegno di Fondazione Comunità Novarese che per questa seconda tranche ha messo a disposizione 24 mial euro.
Risalente al XIV secolo, la piccola chiesa è ora al centro di una nuova operazione di rilancio: «La chiesetta – spiega il parroco, don Maurizio Medina – da sempre il vero centro religioso e devozionale della comunità, è sempre stata interessata da importanti fenomeni di umidità di risalita, dovuti principalmente all’abbondante presenza di acque sorgive; caratteristica del paese di Colazza. Grazie a una prima fase di analisi dello stato di conservazione della chiesa, sono stati rilevati fenomeni di degrado alla base delle pareti perimetrali della navata, sulla pavimentazione in pietra, all’interno della sacrestia e sulle facciate esterne. Per questo si è reso necessario un nuovo intervento che riporti la chiesetta alla sua bellezza originaria, riconsegnandola alla comunità di Colazza che qui, tranne che in estate, vi celebra la messa domenicale».
«La parrocchia di Colazza – commenta il presidente della Fondazione Comunità Novarese onlus Cesare Ponti – ha, inizialmente, aperto un progetto ComunitAttiva che non prevedeva l’intervento economico della Fondazione. Considerati i buoni risultati della raccolta fondi e la partecipazione di tanti, FCN ha poi scelto di sostenere concretamente, con un proprio contributo, questa seconda fase di lavori. La chiesa di San Bernardo, infatti, pur non essendo la parrocchiale del paese, raccoglie numerosi fedeli ma anche turisti e curiosi, confermandosi luogo di devozione, scambio e incontro per il paese e le zone limitrofe».
Cinque le fasi previste per i lavori. Innanzitutto, i restauratori saranno impegnati in una verifica generale dello stato degli intonaci delle facciate, per poi effettuare un’accurata pulitura di tutti i supporti, con l’obiettivo di eliminare macchie e patine. Quindi, sottoporranno a verifica e pulitura cornici, modanature e apparati decorativi. La penultima fase riguarderà il tetto, con la verifica delle scossaline e delle lattonerie presenti e la loro conseguente risigillatura, per eliminare infiltrazioni. Infine, la tinteggiatura delle facciate, dopo le necessarie indagini stratigrafiche e la scelta delle coloriture in accordo con la soprintendenza.
A questi interventi si aggiungerà inoltre il restauro conservativo dell’affresco nella lunetta sovrastante il portone centrale della facciata esterna della chiesa; una pittura muraria ottocentesca raffigurante san Bernardo e, attualmente, in pessimo stato.
Dopo accurate indagini preliminari e una prima fase di pre-consolidamento, i restauratori si occuperanno di due diverse puliture dell’intonaco antico esistente e del suo ancoraggio. Asporteranno, quindi, tutti i componenti estranei al manufatto originale e stuccheranno le lacune materiche dell’intonaco pittorico, integrandole con pigmenti o terre colorate.
I lavori dovrebbero concludersi entro novembre 2020 e prevedono una spesa complessiva di circa 50 mila euro con un contributo da parte del Comune 3.000 euro.