Movida limitata? Confesercenti e Confcommercio non ci stanno

Rissa in piazza Martiri, le organizzazioni di categoria non ci stanno di fronte alla possibilità di un’ordinanza del sindaco che anticipi la chiusura dei locali. E su questo fronte il coro è unanime.

«Non possiamo tollerare – dice Luigi Minicucci di Confesercenti – che per colpa di un manipolo di sconsiderati ci rimettano gli operatori del settore, già del resto alle prese da mesi con una crisi dovuta al Covid. Con tutta la buona volontà, non possono certo trasformarsi loro in tutori dell’ordine pubblico». Quali le possibili soluzioni? «Incrementare la sorveglianza attraverso un costante presidio in determinate zone e giorni, visto che la situazione presenta problematiche unicamente nelle serate di venerdì e sabato. Forze dell’ordine ce ne sono, inclusi gli agenti della Polizia locale: occorre utilizzarle al meglio».

 

La stessa opinione è stata espressa da Confcommercio Alto Piemonte, che già nel pomeriggio di lunedì 28 settembre aveva espresso il proprio pensiero in un comunicato affermando tra l’altro che titolari e addetti dei pubblici esercizi «sono vittime e non certo complici di quanto accaduto. Nel corso degli ultimi mesi – sempre secondo Confcommercio – il centro città è stato preso di mira da bande di giovani il cui scopo è unicamente quello di vandalizzare il bene pubblico, provocare danni ai locali e disturbando la quiete pubblica. I gestori lavorano seriamente e responsabilmente per garantire le norme di sicurezza, ma questo non può bastare. Un ulteriore controllo spetta alle Forze dell’ordine» e «la responsabilità oggettiva non può essere un cavillo per punire a qualunque costo qualcuno».

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Movida limitata? Confesercenti e Confcommercio non ci stanno

Rissa in piazza Martiri, le organizzazioni di categoria non ci stanno di fronte alla possibilità di un'ordinanza del sindaco che anticipi la chiusura dei locali. E su questo fronte il coro è unanime. «Non possiamo tollerare - dice Luigi Minicucci di Confesercenti - che per colpa di un manipolo di sconsiderati ci rimettano gli operatori del settore, già del resto alle prese da mesi con una crisi dovuta al Covid. Con tutta la buona volontà, non possono certo trasformarsi loro in tutori dell'ordine pubblico». Quali le possibili soluzioni? «Incrementare la sorveglianza attraverso un costante presidio in determinate zone e giorni, visto che la situazione presenta problematiche unicamente nelle serate di venerdì e sabato. Forze dell'ordine ce ne sono, inclusi gli agenti della Polizia locale: occorre utilizzarle al meglio».   La stessa opinione è stata espressa da Confcommercio Alto Piemonte, che già nel pomeriggio di lunedì 28 settembre aveva espresso il proprio pensiero in un comunicato affermando tra l'altro che titolari e addetti dei pubblici esercizi «sono vittime e non certo complici di quanto accaduto. Nel corso degli ultimi mesi - sempre secondo Confcommercio - il centro città è stato preso di mira da bande di giovani il cui scopo è unicamente quello di vandalizzare il bene pubblico, provocare danni ai locali e disturbando la quiete pubblica. I gestori lavorano seriamente e responsabilmente per garantire le norme di sicurezza, ma questo non può bastare. Un ulteriore controllo spetta alle Forze dell'ordine» e «la responsabilità oggettiva non può essere un cavillo per punire a qualunque costo qualcuno».

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