Borrelli in visita a Omegna: «Un evento eccezionale, lo Stato farà la sua parte»

«E’ successo un evento eccezionale devastante, faremo l’istruzione tecnica per la dichiarazione dello stato di emergenza e porteremo all’attenzione del Consiglio dei ministri la situazione di questa valle e di tutti i territori colpiti del Piemonte. Abbiamo rassicurato gli amministratori locali che lo Stato farà la sua parte, così com’è successo per tutte le occasioni passate e come accadrà in futuro, su tutto il territorio nazionale».

Queste le parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, arrivato a Omegna questa mattina, sabato 10 ottobre, per iniziare il sopralluogo nelle zone del Vco e Alto Piemonte colpite dalla violenta alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi. L’incontro con sindaci e amministratori della zona si è tenuto nei pressi di un’area parcheggio a ridosso del fiume Strona, che durante la tempesta è riuscito a portarsi via parte della strada.

 

 

«Mi auguro che parte delle risorse del Recovery Fund possano essere destinate alla messa in sicurezza dei territori a rischio e noi lavoriamo come Protezione civile sulla prevenzione, per consentire alla popolazione di conoscere il rischio – ha detto –. Entro la fine del mese, lanceremo un sistema di allertamento che consentirà ai cittadini di conoscere in tempo reale l’andamento dei fenomeni avversi e adottare quindi i corretti comportamenti. Il nostro paradigma è fare l’uso della tecnologia satellitare e se ce n’è bisogno la impiegheremo anche qui nel Verbano Cusio Ossola».

Prima di proseguire per Biella, Limone Piemonte e Alba, Borrelli ha parlato anche di Coronavirus: «L’impennata dei contagi era prevista, ma la situazione è diversa dal mese di marzo e aprile. Oggi abbiamo un numero di contagiati significativo, ma per fortuna abbiamo meno persone ricoverate in ospedale in terapia intensiva. Quello che conta è che ogni cittadino adotti i comportamenti indicati dalla comunità scientifica. Bisogna che ciascuno di noi continui a seguire le regole di prudenza che abbiamo imparato a mettere in pratica fino ad ora, e che ci torneranno utili anche in questo momento».

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Borrelli in visita a Omegna: «Un evento eccezionale, lo Stato farà la sua parte»

«E’ successo un evento eccezionale devastante, faremo l’istruzione tecnica per la dichiarazione dello stato di emergenza e porteremo all’attenzione del Consiglio dei ministri la situazione di questa valle e di tutti i territori colpiti del Piemonte. Abbiamo rassicurato gli amministratori locali che lo Stato farà la sua parte, così com’è successo per tutte le occasioni passate e come accadrà in futuro, su tutto il territorio nazionale». Queste le parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, arrivato a Omegna questa mattina, sabato 10 ottobre, per iniziare il sopralluogo nelle zone del Vco e Alto Piemonte colpite dalla violenta alluvione del 2 e 3 ottobre scorsi. L’incontro con sindaci e amministratori della zona si è tenuto nei pressi di un’area parcheggio a ridosso del fiume Strona, che durante la tempesta è riuscito a portarsi via parte della strada.     «Mi auguro che parte delle risorse del Recovery Fund possano essere destinate alla messa in sicurezza dei territori a rischio e noi lavoriamo come Protezione civile sulla prevenzione, per consentire alla popolazione di conoscere il rischio – ha detto –. Entro la fine del mese, lanceremo un sistema di allertamento che consentirà ai cittadini di conoscere in tempo reale l’andamento dei fenomeni avversi e adottare quindi i corretti comportamenti. Il nostro paradigma è fare l'uso della tecnologia satellitare e se ce n'è bisogno la impiegheremo anche qui nel Verbano Cusio Ossola». Prima di proseguire per Biella, Limone Piemonte e Alba, Borrelli ha parlato anche di Coronavirus: «L’impennata dei contagi era prevista, ma la situazione è diversa dal mese di marzo e aprile. Oggi abbiamo un numero di contagiati significativo, ma per fortuna abbiamo meno persone ricoverate in ospedale in terapia intensiva. Quello che conta è che ogni cittadino adotti i comportamenti indicati dalla comunità scientifica. Bisogna che ciascuno di noi continui a seguire le regole di prudenza che abbiamo imparato a mettere in pratica fino ad ora, e che ci torneranno utili anche in questo momento».

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