Malattie ereditarie della coagulazione: ricercatore Upo ottiene bando da 50mila euro. La fondazione Roche ha premiato nei giorni scorsi Simone Merlin, ricercatore dell’Upoche studia l’Emofilia A, una malattia genetica per cui i pazienti hanno difficoltà a coagulare. I pazienti vengono trattati con un farmaco che in buona parte di essi sviluppa una risposta immunitaria non desiderata, a cui il progetto tenta di trovare una risposta. Quello del novarese è stato definito come miglior progetto di ricerca indipendente all’interno del bando “Fondazione Roche per la Ricerca Indipendente”, promosso appunto dalla Fondazione e giunto ormai alla sua quinta edizione.
Tra gli obiettivi primari, a testimonianza dell’impegno annunciato con il programma “La Roche che vorrei” che mira a garantire la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con la classe medica, le strutture ospedaliere e gli enti di ricerca, è quello di garantire imparzialità e terzietà nel processo di valutazione e selezione dei progetti. Per questo motivo Fondazione Roche affida tale processo al prestigioso partner internazionale Springer Nature, leader nel mondo della ricerca e dell’educazione scientifica.
Laureato in Biotecnologie mediche e farmaceutiche all’Upo nel 2006 e con un dottorato di ricerca ottenuto nel 2010 in Biotecnologie per l’uomo sempre a Novara, il dottor Merlin ha lavorato per diciotto mesi nel laboratorio del professor Sanjeev Gupta al Marion Bessin Liver Research Center, Albert Einstein College of Medicine of Yeshiva University, Bronx, NY, negli Stati Uniti, dove ha lavorato su isolamento, caratterizzazione e trapianto di diverse cellule epatiche. Dal 2016 è ricercatore a tempo determinato al dipartimento di Scienze della salute dell’Università del Piemonte Orientale.