Novaresi dell’anno, un premio simbolico alle categorie in prima linea per il Covid. Per quest’anno il comitato ha scelto di sospendere la consegna del riconoscimento che tradizionalmente venivano assegnato qualche giorno prima della festività di San Gaudenzio, il 22 gennaio, a tre persone che nell’anno precedente si era particolarmene distinte nel settore del sociale, delll’economia e della cultura
. «Alla luce della situazione emergenziale che stiamo ancora vivendo e del fatto che non si potrà organizzare la cerimonia di consegna del Sigillum – spiega il sindaco Alessandro Canelli – quest’anno – i Novaresi dell’anno sono simbolicamente tutti i cittadini che hanno affrontato e continuano ad affrontare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, mettendosi a disposizione con coraggio e senso di responsabilità per gli altri, ognuno con le proprie competenze, ognuno con il proprio altruismo e spirito di sacrificio. Sto parlando quindi di tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, oss, operatori del 118, delle rsa, della Croce Rossa, il mondo del volontariato, della protezione civile, le forze dell’ordine, la Caritas, la Comunità di sant’Egidio: soprattutto grazie a loro, la comunità novarese sta cercando di superare questa difficile e drammatica momento. Sono tutti loro, e tanti altri, i Novaresi dell’Anno. Li vorremmo ringraziare uno ad uno perché ci hanno dato una grossa mano e lo faremo attraverso questo video e tramite alcuni riconoscimenti più mirati che verranno consegnati ad enti ed associazioni che sono stati in prima linea in questo difficile percorso».
Inoltre sui social (trasmesso da venerdì 22 gennaio alle 18 sul canale YouTube di A-Novara) sarà divulgato un video girato e diretto dal regista Marco Paracchini, sulla narrazione dello scrittore novarese Marco Scardigli, sintetizza i momenti più drammatici del lockdown, concentrandosi su una città fondamentalmente deserta, sui luoghi solitamente dedicati alla movida, ma in questi mesi rimasti sostanzialmente vuoti e lontani dalla quotidianità cui la città era abituata. Ma soprattutto, questo video parla di coloro che hanno teso la mano, in segno di aiuto, alla comunità novarese, spendendo tempo, energie e risorse per la loro città e per chi la abita.
«Abbiamo pensato di dedicare un video a tutta la città, ma soprattutto a tutti coloro che in qualche modo hanno contribuito a dare aiuto e sostegno nei momenti più difficili, quello del primo lockdown, ma anche nei mesi successivi, quelli in cui si è affrontata la seconda ondata – prosegue Canelli -. Le iniziative promosse non solo sono state confermate e ripetute in questi ultimi mesi, ma sono state integrate, potendo contare su una comunità che ha davvero dimostrato, in tutto questo periodo, unità e coraggio».