La minoranza: «Polifunzionale chiuso per salvare i bilanci del Cisa e Galliate perde pezzi nel sociale»

«Polifunzionale chiuso per salvare i bilanci del Cisa e Galliate perde pezzi nel sociale». Sul “caso” del centro polifunzionale si trovano ancora a riflettere i consiglieri di minoranza Emanuele Zuin, Susanna Garzulano, Letizia Gatti, Flora Ugazio, Irene Perucelli, Alberto Cantone.

«Galliate negli anni è stata un modello virtuoso per le tante nostre strutture dedicate al sociale, agli anziani e alla disabilità, ora purtroppo cominciamo a perdere i pezzi, la qualità dei servizi diminuisce e un tassello  “il nostro Polifunzionale” è stato sacrificato per salvaguardare i bilanci del Cisa, – ha detto Zuin – Vogliamo ricordare a sindaco e amministrazione che quando si parla di sociale, salute, anziani, minori, disabili conto economico e pragmatismo non possono e non devono essere gli unici elementi di valutazione. I risparmi e i tagli, quando necessario, si devono e si possono fare su altro».

 

 

La minoranza punta il dito anche sui tempi e modalità di comunicazione della chiusura del centro: «Il sindaco nel consiglio comunale del 22 dicembre 2020 aveva rassicurato che la situazione era sotto controllo e comunque non aveva evidenziato possibili criticità al polifunzionale. Pochi giorni dopo il 29 dicembre l’assemblea consortile del Cisa con l’unanimità dei 16 Sindaci presenti, tra cui Di Caprio, deliberava la chiusura del centro, una decisione importante per Galliate e i galliatesi che meritava sicuramente una condivisione e un confronto».

Comunicazione fatta a operatori e parenti il 20 gennaio, ai gruppi consigliari il 26 gennaio. «Siamo convinti che questa modalità di agire è quanto meno anomala primo perché al centro del problema ci sono delle persone, gli ospiti la cui fragilità è già stata messa a dura prova dalla segregazione dovuta al Covid e gli operatori che vedono incerto il loro futuro lavorativo, e poi perché decisioni così importanti andavano condivise con il Consiglio Comunale e con gli organismi previsti quali la Consulta dei Servizi. Possiamo capire che con poche utenti la struttura non può reggere, – ha continuato Zuin – ma pur con le rassicurazioni di sindaco e assessore Monfroglio non siamo convinti che sia stato fatto tutto il possibile per scongiurare la chiusura. Chiusura che è stato ribadito essere temporanea, con una possibile revisione della decisione a Giugno, ma onestamente non riusciamo ad intuire cosa potrà cambiare in pochi mesi, soprattutto perché la decisione coinvolge anche il servizio cucina che serviva i pasti per tutte le strutture di Galliate e Romentino e che verrà spostato e integrato nella struttura di Cerano».

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La minoranza: «Polifunzionale chiuso per salvare i bilanci del Cisa e Galliate perde pezzi nel sociale»

«Polifunzionale chiuso per salvare i bilanci del Cisa e Galliate perde pezzi nel sociale». Sul “caso” del centro polifunzionale si trovano ancora a riflettere i consiglieri di minoranza Emanuele Zuin, Susanna Garzulano, Letizia Gatti, Flora Ugazio, Irene Perucelli, Alberto Cantone. «Galliate negli anni è stata un modello virtuoso per le tante nostre strutture dedicate al sociale, agli anziani e alla disabilità, ora purtroppo cominciamo a perdere i pezzi, la qualità dei servizi diminuisce e un tassello  “il nostro Polifunzionale” è stato sacrificato per salvaguardare i bilanci del Cisa, - ha detto Zuin - Vogliamo ricordare a sindaco e amministrazione che quando si parla di sociale, salute, anziani, minori, disabili conto economico e pragmatismo non possono e non devono essere gli unici elementi di valutazione. I risparmi e i tagli, quando necessario, si devono e si possono fare su altro».     La minoranza punta il dito anche sui tempi e modalità di comunicazione della chiusura del centro: «Il sindaco nel consiglio comunale del 22 dicembre 2020 aveva rassicurato che la situazione era sotto controllo e comunque non aveva evidenziato possibili criticità al polifunzionale. Pochi giorni dopo il 29 dicembre l’assemblea consortile del Cisa con l’unanimità dei 16 Sindaci presenti, tra cui Di Caprio, deliberava la chiusura del centro, una decisione importante per Galliate e i galliatesi che meritava sicuramente una condivisione e un confronto». Comunicazione fatta a operatori e parenti il 20 gennaio, ai gruppi consigliari il 26 gennaio. «Siamo convinti che questa modalità di agire è quanto meno anomala primo perché al centro del problema ci sono delle persone, gli ospiti la cui fragilità è già stata messa a dura prova dalla segregazione dovuta al Covid e gli operatori che vedono incerto il loro futuro lavorativo, e poi perché decisioni così importanti andavano condivise con il Consiglio Comunale e con gli organismi previsti quali la Consulta dei Servizi. Possiamo capire che con poche utenti la struttura non può reggere, - ha continuato Zuin - ma pur con le rassicurazioni di sindaco e assessore Monfroglio non siamo convinti che sia stato fatto tutto il possibile per scongiurare la chiusura. Chiusura che è stato ribadito essere temporanea, con una possibile revisione della decisione a Giugno, ma onestamente non riusciamo ad intuire cosa potrà cambiare in pochi mesi, soprattutto perché la decisione coinvolge anche il servizio cucina che serviva i pasti per tutte le strutture di Galliate e Romentino e che verrà spostato e integrato nella struttura di Cerano».

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