Borgomanero, il distaccamento della Polstrada verso la chiusura

Borgomanero, il distaccamento della Polstrada verso la chiusura. Lo rende noto il sindacato di polizia Siulp, che riferisce di averlo appreso da «una nuova bozza di decreto a firma del Capo della Polizia Prefetto Gabrielli, che informa le segreterie nazionali dei sindacati di Polizia l’intenzione di portare avanti il progetto presentato con analogo decreto del 6 febbraio 2020, in riferimento alle già proposte chiusure di vari uffici delle specialità della Polizia di Stato».

 

A metà febbraio dell’anno scorso il Siulp aveva promosso una raccolta firme, che in un solo fine settimana aveva ottenuto 2.000 adesioni. Una mobilitazione che «aveva portato il Siulp novarese – spiega il segretario provinciale Tommaso Di Gaudio – ed il Sindaco di Borgomanero ad essere ricevuti dal Governatore del Piemonte Cirio il 28 febbraio e, quest’ultimo, unitamente ai sindaci di Borgomanero, Ceva e Domodossola ad essere ricevuti dal Ministro dell’Interno Lamorgese che, preso atto delle rimostranze degli amministratori locali e del Governatore, sospendeva di fatto tutto il progetto di riorganizzazione».

«Quello che ci fa particolarmente preoccupare – continua Di Gaudio – è il fatto che, nel decreto in questione, non sono citate le posizioni conquistate attraverso il lavoro politico-sindacale dal Siulp novarese, grazie all’impegno del Sindaco di Borgomanero, del Presidente della Provincia e del Governatore del Piemonte, con pareri non ostativi del Prefetto e del Questore di Novara, in merito alla richiesta di trasformazione, invece della chiusura, del Distaccamento della Polizia Stradale di Borgomanero in un Ufficio avanzato della Questura di Novara, per offrire e garantire al medio alto novarese i servizi di Polizia Amministrativa (passaporti, permessi/carte di soggiorno, licenze, porto d’arma ad uso personale e/o sportivo) delegati per legge alla sola Polizia di Stato. Il Siulp novarese, continuerà indomito nell’attività di tutela della Categoria, nell’interesse generale del diritto ai servizi della Collettività, continuando a porre in essere tutte le iniziative pubbliche ritenute utili al raggiungimento dell’obiettivo richiesto e condiviso dagli oltre 2000 firmatari della petizione Siulp».

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