Canelli: «Del Covid ne avrei fatto volentieri a meno. Non strumentalizzate politicamente quanto successo». Il dibattito sul bilancio in discussione durante il consiglio comunale di oggi, lunedì 15 febbraio, ha fatto registrare qualche schermaglia di troppo fra gli opposti schieramenti. Solite e previste le voci contrastanti sullo strumento finanziario, l’ultimo presentato dall’amministrazione in carica, per cui diversi interventi si sono allargati oltre i suoi contenuti.
Il primo a prendere la parola per la minoranza è stato il capogruppo del Pd Rossano Pirovano: «Si vuole raccontare una città che si trova nel libro delle favole. Dite di aver ridotto il debito ma il risultato è dovuto in gran parte alla vendita delle quote del Cim; sulla mobilità non avete fatto nulla, volevate abolire il Musa ma l’avete prorogato; eravate contrari ad Agognate ma avete cambiato idea; avete trascurato le periferie. Lo scorso anno c’è stato il Covid, ma è stata la vostra fortuna, politicamente parlando. Se non ci fosse stata la possibilità per il sindaco di fare delle dirette social oggi parleremmo di altro».
Parole che non sono sfuggite al primo cittadino, che ha poi prontamente replicato: «Dobbiamo ringraziare il Covid? – si è chiesto Alessandro Canelli -. Ci siamo trovati di fronte a una situazione epocale, una pandemia che ancora ci sta aggredendo, che ha creato tantissimi lutti nella nostra città. Non accetto che qualcuno mi dica che devo ringraziare l’arrivo di questa pandemia, perché ne avrei fatto volentieri a meno. Dovevo occuparmi quotidianamente di tutte le esigenze, le ansie, le necessità dei cittadini. L’ho voluto fare anche con un’informazione costante. Se voi scambiate questa attività per propaganda mi sento fortemente umiliato. Vi invito a non strumentalizzare politicamente ciò che è successo e che ci ha colpiti così profondamente nella nostra comunità».
Poi una replica più articolata sull’attività dell’amministrazione: «Quando sento che nel corso dell’anno 2020 il Comune ha ricevuto tanti soldi dallo Stato faccio notare che questo è stato dovuto perché parallelamente, sul lato delle entrate, si è registrato un crollo progressivo del gettito fiscale – ha proseguito Canelli -. Risorse che sono servite per gestire una serie di maggiori spese che l’emergenza Covid ha generato. Non siamo diventati ricchi in un colpo!».
E ancora: «Qualcuno continua a insistere che non abbiamo una visione di città. Alla minoranza fa comodo dire così, ma abbiamo dimostrato, fatti alla mano e l’abbiamo spiegata fin dal 2016 nelle opportune sedi. Non stiamo parlando unicamente di vecchi progetti, in parte sì, perché crediamo nel concetto di continuità amministrativa. Gli investimenti dai privati – ha insistito – arrivano proprio perché esistono un progetto e una visione di sviluppo della città, primo dei quali sfruttare la posizione geografica della città e la sua vocazione logistica, senza dimenticare altri settori come l’Università, la ricerca scientifica».
Un’altra accusa respinta è «quella di essere scollegati dalla realtà. Siamo perfettamente consapevoli che il lavoro da fare è ancora lungo perché per tanti anni anni non è stato fatto nulla. Chi accusa noi di non avere una visione è lo stesso gruppo di persone che sostanzialmente ha governato nei cinque anni precedenti è che è stato bocciato dagli elettori nel 2016».