Per la Pedemontana Ghemme Masserano si dovrà aspettare il 2023. È quanto ha riferito questa mattina, giovedì 18 febbraio, in consiglio l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, all’interrogazione del consigliere del Pd Domenico Rossi.
«Le analisi archeologiche richieste dal ministero per i Beni e le Attività Culturali sull’intero tracciato sono state compiute con gradualità da parte di Anas che, dopo vari affinamenti del piano delle indagini e il rallentamento dovuto alla pandemia, nel luglio 2020 ha avviato
gli scavi per terminarli nel mese di dicembre. Ha poi inviato gli esiti al Ministero lo scorso 15 gennaio – ha affermato l’assessore -. Il parere della Sovrintendenza regionale sembra volgere al positivo. Anas è molto ottimista rispetto al fatto che con questo parere si possa andare in Conferenza di servizi e concludere l’iter. Questo era lo scoglio più grosso. C’è, però, un’ulteriore problematica legata ai tempi dei finanziamenti del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20, che dovrebbero vedere sottoscritta l’obbligazione giuridicamente vincolante entro il 31 dicembre. Abbiamo avuto diversi incontri con Anas e uno trasversale, per cui ringrazio anche il consigliere Rossi, con il ministro De Micheli. Ci sono diverse ipotesi per far sì che queste scadenze vengano prolungate: una delle ipotesi più accreditate che abbiamo fatto al Tavolo è quella di mettere in gara, appena la Conferenza sia conclusa nella tarda primavera, la procedura di bando integrato con progettazione esecutiva e realizzazione».
«Essendo molto realista e avendo poi di fatto risolto i problemi più grossi, credo che i lavori
potranno iniziare intorno al gennaio 2023, non ci sono altre strade – ha proseguito Gabusi -. Abbiamo chiesto all’allora ministro De Micheli la nomina di un commissario che comprimerebbe i tempi di procedure e di gare. L’opera, infatti, non è stata inserita nel primo slot e, ai tempi, il ministro aveva detto che la Pedemontana poteva anche rientrare in un secondo slote questo allungherà ulteriormente i tempi. Faremo tutto il possibile per accelerare».
«I tempi si confermano ancora lunghi ma, perlomeno, abbiamo un’idea più precisa su cosa ci attende – ha commentato Rossi -. Si tratta di un’infrastruttura strategica per il quadrante nord est della nostra regione, come hanno sottolineato a più riprese anche rappresentanti del mondo economico, ma occorre superare rapidamente la fase istruttoria anche per confermare i finanziamenti derivanti dal Piano operativo fondo sviluppo e coesione Infrastrutture 2014-2020. Nei prossimi mesi continuerò a vigilare sull’iter nella speranza che non ci siano altri ritardi».
[Nell’immagine il percorso stradale attuale]