«Dove sono 17 milioni per l’ospedale di Borgomanero e il nuovo poliambulatorio di Oleggio?». Se lo chiede il consigliere regionale democratico novarese Domenico Rossi, vicepresidente della commissione Sanità, dopo le dichiarazioni del presidente Alberto Cirio rilasciate durante la visita nel novarese di ieri, 11 marzo (leggi qui). E annuncia: «Presenterò un’interrogazione urgente».
«Nei giorni scorsi la Giunta Regionale è stata più volta presente sul territorio provinciale. Non è chiaro – commenta Rossi – se si è trattato di visite istituzionali o di natura politica, ma in ogni caso, mi hanno colpito gli annunci del Presidente Cirio, che ho potuto leggere sui media: 17 milioni per l’ampliamento dell’ospedale di Borgomanero e la realizzazione (finalmente!) del nuovo poliambulatorio di Oleggio che rientrerebbe addirittura nel “piano di edilizia sanitaria della regione” e che quindi si farà! Io sarei felicissimo per il nostro territorio per entrambe le opere che continuiamo a chiedere con forza a tutti i livelli».
Secondo Rossi «C’è un problema, però: non è chiaro dove siano questi 17 milioni di euro più volte annunciati per Borgomanero così come non mi risulta esista un “piano di edilizia sanitaria” che comprenda il poliambulatorio di Oleggio. L’unico piano di edilizia sanitaria del Piemonte esistente è quello approvato nel maggio 2018, durante la scorsa legislatura, che prevedeva grandi ospedali tra cui la Città della Salute e della Scienza di Novara. Proprio per questo motivo abbiamo presentato una mozione in consiglio che chiede alla Giunta di elaborare un piano, sulla base di quanto previsto nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che preveda il potenziamento della sanità territoriale nel quale includere anche il nuovo Poliambulatorio di Oleggio. A questo punto – conclude – non mi resta che predisporre un’interrogazione urgente per capire in quale piano è inserito il poliambulatorio, dove sono accantonate le risorse, in modo da definire anche i tempi e i modi della realizzazione del progetto, e capire come e quando passeremo dagli annunci alle opere».