Legge 194, anche la Cgil Novara alla manifestazione torinese in programma domani, sabato 17 aprile, contro il bando regionale per l’aggiornamento degli elenchi delle associazioni attive nei consultori Asl (di cui ci eravamo occupati nelle scorse settimane; leggi qui).
Secondo il sindacato il «Protocollo per il miglioramento del percorso assistenziale per la donna che richiede l’interruzione volontaria di gravidanza, consentirà ai volontari delle associazioni antiabortiste di proporre la propria propaganda ideologica in consultori e ospedali pubblici, luoghi che dovrebbero essere dedicati alla tutela della salute e alla libertà di autodeterminazione delle donne – scrivono Lara Bozzola per Cgil Novara e Vco e Fernanda Visconti per il Coordinamento Donne Spi Novara VCO – È evidente come la Regione Piemonte, sulla scia di altre Regioni Italiane (Veneto, Marche, Umbria, Friuli e Abruzzo) stia tentando di realizzare politiche repressive sull’Interruzione Volontaria di Gravidanza: rendendo le procedure più complesse, ampliando l’obiezione di coscienza, introducendo vincoli di ospedalizzazione per la somministrazione della pillola RU486 e appunto dando spazio ad associazioni antiabortiste. Consultori e ospedali sono luoghi pubblici e tali devono rimanere».
«I consultori sono nati nel 1975 per garantire il diritto alla salute delle donne, alla procreazione cosciente e responsabile e per garantirne il diritto all’Interruzione Volontaria di Gravidanza, sono oggi costantemente dimenticati dalle istituzioni, con sempre meno finanziamenti e personale, ma hanno un ruolo importantissimo nei nostri territori – proseguono Bozzola e Visconti – e devono essere rilanciati come luoghi accoglienti, aperti anche a nuovi bisogni, accessibili, garanti delle libertà delle donne e delle soggettività LGBTQIA+».
Nei giorni scorsi anche il Pd di Novara e provincia avevano annunciato il proprio sostegno alla manifestazione di domani per voce della segretaria provinciale Ilaria Cornalba e Mary Longano, responsabile organizzazione dem.
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