Cameri, tagliato il nastro del parco inclusivo. Il sindaco: «Lo rifaremo con le famiglie»

Il nastro del parco inclusivo di piazza Dante è stato tagliato oggi, mercoledì 28 aprile. Un taglio un po’ insolito, dal momento che erano assenti i principali protagonisti di un parco giochi: i bambini e le loro famiglie.

«Siamo noi i primi responsabili nel rispettare le regole, ma appena si potrà ci troveremo qui con bambini e famiglie» ha detto il sindaco Giuliano Pacileo, presente insieme al vice Pierangelo Toscani e agli assessori Rosa Maria Monfrinoli e Simone Gambaro. Presenti naturalmente anche Anna Lavatelli, la scrittrice camerese grazie al cui libro è nata tutta l’idea e il rappresentante di Proludic, l’azienda che si occupata della realizzazione.

La storia del parco che può ospitare davvero tutti i bambini, senza alcuna distinzione, risale al 2019: «Con un avanzo di bilancio del 2018 abbiamo scelto di creare un parco con queste caratteristiche in pieno centro» ha spiegato il vicesindaco, per un valore di circa 55mila euro. L’ispirazione è arrivata grazie a “Va dove ti porta un bus” dell’autrice camerese, che ha accettato la collaborazione e Proludic si è messa all’opera. «Ci è voluto del tempo, ci sono stati scambi con la Soprintendenza ma eccoci qui» ha aggiunto il sindaco.

«L’amministrazione è stata lungimirante e ha dato un segno di speranza, quando tutto stava chiudendo e sembrava non esserci una luce ha voluto continuare nel progetto, – ha detto Marco, rappresentante di Proludic – tutte le attrezzatture sono parzialmente adatte a bimbi diversamente abili, le giostre sono a livello della terra per consentire a tutti di usarle, i pannelli ludici sono a disposizione anche di bimbi in carrozzina ed è anche la prima volta che creiamo questo tipo di sottofondo con materiale drenante e il risultato ci piace molto». Un parco di cui l’amministrazione è orgogliosa: «L’ambito dell’inclusione ci sta a cuore, – ha detto il primo cittadino – con le scuole è un tema che affrontiamo e ci sono tante iniziative che nascono per diffondere questo messaggio fra i bambini».

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Cameri, tagliato il nastro del parco inclusivo. Il sindaco: «Lo rifaremo con le famiglie»

Il nastro del parco inclusivo di piazza Dante è stato tagliato oggi, mercoledì 28 aprile. Un taglio un po’ insolito, dal momento che erano assenti i principali protagonisti di un parco giochi: i bambini e le loro famiglie. «Siamo noi i primi responsabili nel rispettare le regole, ma appena si potrà ci troveremo qui con bambini e famiglie» ha detto il sindaco Giuliano Pacileo, presente insieme al vice Pierangelo Toscani e agli assessori Rosa Maria Monfrinoli e Simone Gambaro. Presenti naturalmente anche Anna Lavatelli, la scrittrice camerese grazie al cui libro è nata tutta l’idea e il rappresentante di Proludic, l’azienda che si occupata della realizzazione. La storia del parco che può ospitare davvero tutti i bambini, senza alcuna distinzione, risale al 2019: «Con un avanzo di bilancio del 2018 abbiamo scelto di creare un parco con queste caratteristiche in pieno centro» ha spiegato il vicesindaco, per un valore di circa 55mila euro. L’ispirazione è arrivata grazie a “Va dove ti porta un bus” dell’autrice camerese, che ha accettato la collaborazione e Proludic si è messa all’opera. «Ci è voluto del tempo, ci sono stati scambi con la Soprintendenza ma eccoci qui» ha aggiunto il sindaco. «L’amministrazione è stata lungimirante e ha dato un segno di speranza, quando tutto stava chiudendo e sembrava non esserci una luce ha voluto continuare nel progetto, - ha detto Marco, rappresentante di Proludic – tutte le attrezzatture sono parzialmente adatte a bimbi diversamente abili, le giostre sono a livello della terra per consentire a tutti di usarle, i pannelli ludici sono a disposizione anche di bimbi in carrozzina ed è anche la prima volta che creiamo questo tipo di sottofondo con materiale drenante e il risultato ci piace molto». Un parco di cui l’amministrazione è orgogliosa: «L’ambito dell’inclusione ci sta a cuore, - ha detto il primo cittadino – con le scuole è un tema che affrontiamo e ci sono tante iniziative che nascono per diffondere questo messaggio fra i bambini».

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