Gente (decisamente più fortunata) sui balconi e tante altre persone lungo i marciapiedi, impegnata a contendersi – ma senza troppo discutere – i pochi centimetri quadrati lasciati da qualche ombra. Forse in un altro momento ce ne sarebbero potute essere di più, ma si può essere soddisfatti in ogni caso. Novara ha accolto così, oggi poco dopo le 13, il nuovo passaggio del Giro d’Italia che a Novara era aveva già fatto tappa lo scorso 9 maggio.
Lungo il percorso cittadino tanti appassionati ma anche qualche indifferente, se non infastidito, almeno stupido di questo clamore… In corso Risorgimento un paio di volontari della Croce Rossa cercano di far capire a una signora con tanto di passeggino che forse ha scelto il momento meno propizio per cercare di attraversare la strada; poco più avanti una ragazza è più fortunata nell’impresa, appena in tempo per beccarsi il richiamo della “sirena” di una motocicletta della Stradale e qualche fischio – in questo caso non sessista – del pubblico.
Poi arrivano loro, i protagonisti. La gente applaude, incita, scatta foto. Partiti poco più di mezz’ora prima da Abbiategrasso, i corridori affrontano ancora decisamente compatti il passaggio novarese. Ci sono da amministrare le forze non tanto nella “risalita” della provincia, ma per la conclusione della frazione all’Alpe di Mera.
Transitata l’ultima vettura della carovana, la vita può riprendere normalmente. La signora con il passeggino può finalmente attraversare la strada e gli avventori ai tavolini di una bar possono riprendere le loro discussioni. La festa, quest’anno particolarmente generosa con il nostro territorio, è finita. Appuntamento alla prossima occasione.
[foto e video Simone Nerviani, Francesca Bergamaschi]