Medici non vaccinati contro il Covid: sono una ventina le sospensioni emesse dall’Ordine provinciale di Novara, a seguito delle segnalazioni di legge. Lo rende noto lo stesso presidente Federico D’Andrea – che a inizio settembre parlava di una trentina di segnalazioni avviate (leggi qui) – nell’annunciare la nuova campagna pro vaccinazione, rivolta a tutta la popolazione.
Le immagini fotografiche color seppia che campeggiano sui poster evocano malattie ed epidemie del passato, come la difterite o il vaiolo, che ha mietuto 300 milioni di vittime solo nel XX secolo. Malattie sconfitte o addirittura eradicate dalla diffusione delle pratiche vaccinali. La campagna è diffusa anche sui i canali social, con immagini e brevi clip video.
«Con la campagna abbiamo voluto rammentare l’esempio della difterite e delle terribili epidemie da vaiolo, per ricordare a tutti come la vaccinazione sia una conquista della scienza al servizio dell’umanità e abbia permesso di porre fine a malattie mortali o invalidanti. – commenta il dott. Federico D’Andrea, presidente dell’ordine novarese – Come è accaduto in passato per queste malattie, oggi il vaccino contro il Covid-19 ci permetterà di tutelare la vita e la salute di tutti e di uscire finalmente dall’incubo pandemico. Quindi, come medico e cittadino, l’invito che faccio a tutti è di non avere timore, di affidarsi alla scienza e di vaccinarsi».
Secondo i dati Asl dello scorso 5 settembre nel novarese non era ancora vaccinato più del 20% degli aventi diritto. La rilevazione era precedente ai giorni dell’approvazione del green pass in tutti i luoghi di lavoro, che in quegli stessi giorni ha portato in Piemonte al raddoppio dei richiedenti la prima dose. Inoltre comprendeva chi non può vaccinarsi: i guariti da Covid negli ultimi sei mesi (circa 30mila persone nella nostra regione) e coloro hanno ottenuto l’esenzione perché portatori di particolari patologie (circa 6mila piemontesi). Leggi qui