Prove di accelerazione sulle terze dosi: al Borsa le linee vaccinali salgono da 5 a 8. E’ quanto è stato deciso in un incontro fra il direttore generale dell’Asl Angelo Penna e il sindaco Alessandro Canelli, tenutosi nella giornata di ieri (25 novembre).
Novara prova ad accelerare il ritmo delle somministrazioni, anche in vista delle festività natalizie, con un numero più che raddoppiato di linee vaccinali all’interno della sala Borsa, dove nei giorni scorsi si era create lunghe file per l’attesa (leggi qui). Ma al momento si continua a non parlare di apertura di nuovi hub, oltre ai 5 già attivi su tutto il territorio provinciale. Al problema degli spazi si aggiunge anche quello del personale addetto alla vaccinazione, a cui devono trovare soluzioni la Regione e l’Asl.
Tema che il vicepresidente della Commissione Sanità, il novarese Domenico Rossi e il collega Pasquale Gallo, capogruppo Pd, martedì prossimo porteranno all’attenzione del consiglio regionale, che commentano: «Sono tante le difficoltà incontrate dai cittadini in questi primi giorni: c’è chi non riesce a portare a termine la procedura on line, o chi, pur essendo anziano o non autosufficiente privo di assistenza domiciliare è costretto a lunghi spostamenti per ricevere la dose booster».
Ad esempio ci sono novaresi over 60 che sono riusciti a ottenere un appuntamento solo nell’hub di Arona per assicurarsi la somministrazione entro la prima decade di dicembre. Fra gli over 40 la situazione è variegata: c’è chi riesce ad accedere al portale ilpiemontetivaccina.it ma trova tutti gli slot già in overbooking e tra questi ci sono anche insegnanti a cui i 6 mesi sono già scaduti; altri che ancora non possono effettuare la prenotazione, seppure la scadenza dei 5 o 6 mesi dall’ultima dose non è ancora così imminente, che nelle ultime ore hanno visto slittare di una decina di giorni in là il via libera alla prenotazione. Il sistema informatico provvederà comunque a inviare un SMS di promemoria quando sarà possibile effettuare la prenotazione (non necessarie per il personale sanitario e delle forze dell’ordine).
Ma nel frattempo altre criticità potrebbero profilarsi all’orizzonte. Nelle ultime ore i media nazionali parlano sempre più insistentemente di vaccinazione anche per i bambini da 5 a 11 anni, sinora esclusi dalla platea, con dosi pediatriche. Il parere definitivo dell’Agenzia italiana del farmaco è previsto per la settimana prossima, ma si sta già ipotizzando la data di inizio somministrazione per il 23 dicembre. Dove verranno effettuate però? «Utilizzeremo gli hub esistenti con percorsi dedicati,ma apriremo anche ai medici pediatri e alle farmacie» ha annunciato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute. Nel novarese gli hub sono già sovraccarichi e nelle farmacie cittadine si parla di vaccinazione a partire da febbraio.
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