Una storia d’amore che dura da 20 anni esatti. Era il 2 gennaio del 2001 quando Silvia Pedone, per anni impegnata in un supermercato di Vigevano divenendone anche responsabile, ha scelto di fare qualcosa da sé e ha inaugurato a Novara “La vecchia bottega”, un negozio di alimentari, che nel 2006 ha trasferito a Sozzago rimboccandosi le maniche insieme al marito Gianni Rodella.
Oggi, 2 gennaio 2021, sono esattamente 20 anni di sacrifici, impegni, passione e soddisfazione. Il tipico negozio di alimentari di un piccolo paese, ma con una differenza: oltre a offrire tutto ciò di cui una persona potrebbe avere bisogno senza spostarsi molto da casa, ci sono anche specialità, salate e da qualche tempo anche dolci, tutte realizzate interamente da Silvia. «Mamma con questa attività sua ha scoperto la sua grande passione, ossia organizzare catering di eventi e cucinare, – spiega la figlia Chiara – ha iniziato in collaborazione con alcune aziende che la contattavano appunto per eventi e ora è diventata un’abitudine e molte delle sue specialità si trovano in negozio».
Un lavoro e una passione condivise con la propria metà: «E’ bello vederli lavorare insieme, sono molto diversi fra loro e si completano, – spiega Chiara – contenti? Sì, hanno raggiunto i loro obiettivi e stanno realizzando diversi sogni». Silvia per esempio ha preso parte a un corso di pasticceria e ora nel suo repertorio ci sono anche altre prelibatezze e un angolino è riservato anche ai prodotti pugliesi, sua terra di origine.
“La vecchia bottega”, che si chiama così perché sia a Novara sia a Sozzago il locale ospitava una vecchia bottega, è un riferimento per il paese, ancora di più in un momento come questo: «Mamma e papà si sono dati tanto da fare nel primo periodo di pandemia per aiutare chi non ce l faceva; i clienti ci sono sempre stati per loro e loro hanno voluto esserci in un momento così difficile. Anche in questo caso è stato bello vederli così impegnati per qualcosa di speciale». Nel cassetto dei desideri di Silvia e Gianni Sozzago non si tocca, ma «a loro piacerebbe tanto allargarsi, magari aprire un’altra sede e consolidare sempre più il lavoro di catering» chiude la figlia.